La scorsa settimana ProVita ha diffidato 150 scuole dall’utilizzo della Carriera Alias, chiedendo l’intervento del Ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara, ad oggi ancora silente. Ministro a cui si sono ora rivolti anche associazioni e attivistз Trans* d’Italia, che hanno chiesto tutele al Ministero.
“Vogliamo la carriera alias in tutti gli istituti scolastici di tutto il territorio nazionale“, la richiesta ufficialmente presentata da decine e decine di associazioni lgbtqi+ nazionali. D’altronde da anni la comunità trans si batte per l’adozione della carriera alias nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, “per garantire diritti civili e sociali insieme“.
“Per quanto riguarda il diritto allo studio, la carriera alias non si limita alla sostituzione di nomi e pronomi sui registri di classe, ma mira a creare un ambiente scolastico sicuro e accogliente per lз studentз trans* e non binari, costituendo un forte deterrente all’abbandono scolastico e più in generale una tutela del benessere psico-fisico dellз studentз. Lo stesso discorso vale per i luoghi di lavoro, dove le normative vigenti troppo spesso vengono ignorate, portando a una totale mancanza di tutele e privazione del diritto”.
La “Carriera Alias“, lo ricordiamo, consente agli studenti trans* di cambiare nome e genere a scuola ancor prima dei 18 anni e di un eventuale compimento del percorso giuridico relativo al cambiamento ufficiale di sesso. Al di fuori dell’università o della scuola la carriera alias non ha alcun valore legale: non sostituisce un documento d’identità.
La carriera alias, che è in continuo perfezionamento, non è altro che un palliativo dinanzi alla legge 164 del 1982, un tempo pionieristica ma oggi, dopo 40 anni, chiaramente obsoleta. “Abbiamo bisogno di una legge sull’affermazione di genere che superi l’attuale legge 164, così da permettere rettifiche del genere all’anagrafe più rapide, mandando in pensione le carriere alias“, hanno sottolineato le associazioni. “Non vogliamo più dover passare dai tribunali, che decidono per noi sul nostro corpo. Sappiamo che ci vorrà tempo, perciò intanto difenderemo ovunque questo strumento minimo di tutela delle nostre vite, continuando a informare e a formare nei luoghi in cui studiamo, lavoriamo, pratichiamo sport, socializziamo, per difendere il diritto all’autodeterminazione di tutte le persone“.
Le associazioni si chiedono per quale motivo ProVita & Famiglia Onlus non si preoccupi di “tutelare tutte le vite, non solamente quelle che ritiene degne”. Perché “tutte le vite sono degne”. “Bullismo e discriminazione sono sinonimi, solo che il primo si presume derivi dai pari, il secondo può arrivare anche dalla mancata garanzia di un diritto da parte dello Stato“.
Diffide, quelle presentate da ProVita, chiaramente intimidatorie e così smontate da Angelo Schillaci.
“Ma se anche solo una di queste scuole accogliesse la diffida o si lasciasse intimidire da questa, se anche solo unə studentə non avesse la possibilità di frequentare l’istituto scolastico nel pieno esercizio della sua libertà, questo costituirebbe una grave mancanza di tutele ed un pesante precedente di limitazione delle libertà individuali”, tuonano le associazioni. “Per questo chiediamo al Ministro dell’Istruzione Valditara di garantire a tuttз lз studentз, in tutti gli istituti scolastici del territorio nazionale, la possibilità di attivare la carriera alias e di prendere provvedimenti di fronte ad episodi di discriminazione a sfondo transfobico compiuti all’interno dell’ambiente scolastico. È inammissibile che sia un’associazione oscurantista, o qualche componente del personale scolastico, ad avere la possibilità di interferire con le nostre vite. Continueremo a vigilare contro la violenza e la discriminazione istituzionale nelle scuole e nei luoghi di lavoro, ma è dalle istituzioni che dovrebbe venire questa tutela. Vogliamo una scuola laica, libera e transfemminista!“.
Da parte del ministro Valditara ancora nessuna replica.
Proponenti
GenderX
Libellula
Aderenti
Le Tre Ghinee
ATN Napoli
Associazione Consultorio Transgenere
Sunderam Identità Transgender Torino Onlus
BOA – Brianza Oltre l’Arcobaleno
MIT Movimento Identità Trans
Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
Gay Center
Ora d’aria
Gaynet
Gaycs
Libera Rugby Club
Lucha y Siesta
Di’ Gay Project
Associazione Roma Onlus Graziano Halilovic
Ufficio Nuovi Diritti CGIL Nazionale
Ass. PSY Onlus – APS
Famiglie Arcobaleno
Polis Aperta
Associazione Nudi
Clinica Legale Roma tre
Diritti di frontiera – Laboratorio di teoria e pratica dei diritti APS
Omphalos LGBTQIA+
Differenza Lesbica Roma
Agedo Nazionale
Associazione Melitea
Associazione Stonewall Ets Odv
Aps Calcutta Centro Antiviolenza “Fammi Rinascere”
Rete Gentori Rainbow
Agapanto
Azione Queer Agrigento
La Tenda di Gionata – cristiani LGBTQI+
T Genus
CGIL Roma e Lazio
Porpora Marcasciano, Presidente Commissione Pari Opportunità del Comune di Bologna
Monica Romano, Vicepresidente Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano
Michela Cicculli, Presidente Commissione Pari Opportunità di Roma Capitale
Marilena Grassadonia, Responsabile Diritti e Libertà di Sinistra Italiana
Vladimir Luxuria, artista e attivista
Isabella Borrelli, attivista transfemminista
Karma B
Vera Gheno, sociolinguista, RTDa Università di Firenze
Giulia Blasi, scrittrice
Leone Orvieto, attivista transgender
Milo Serraglia, attivista transgender
Angelo Schillaci, Professore Ass. di Diritto pubblico comparato Sapienza Università di Roma
Monica Cirinnà
Collettivo Fango
Laboratoria Ecologista Autogestita Berta Cáceres
Collettivo Marielle Roma Tre
Link Roma Tre
Collettivo Cattive Ragazze
Collettivo Ugualmente
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