Secondo quanto riportato da un importante rapporto globale pubblicato questa settimana da tre organizzazioni per i diritti, decine e decine di siti web LGBTQ+ sono stati bloccati almeno una volta sui provider Internet russi tra la metà del 2016 e la metà del 2020. La censura, causa “legge contro la propaganda gay” attiva dal 2013, prosegue.
“I siti web di notizie su argomenti relativi alle persone LGBTIQ sono stati più comunemente bloccati, seguiti da siti culturali e sui diritti umani“, afferma il rapporto pubblicato da OutRight Action International, Citizen Lab dell’Università di Toronto e Open Observatory of Network Interference (OONI). “I governi filtrano i siti Web LGBTIQ utilizzando una varietà di metodi“, ha affermato Irene Poetranto, ricercatrice senior presso il gruppo per i diritti umani di Citizen Lab e tra i coautori del rapporto.
Oltre alla Russia, il rapporto si è concentrato su Indonesia, Malesia, Iran, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti (UAE), utilizzando un software sviluppato da OONI che misura diverse forme di censura su Internet. I sei Paesi sono stati scelti perché tristemente noti sul piano omotransfobico.
Secondo il rapporto, i divieti dei siti web violano l’articolo 19 del Patto internazionale sui diritti civili e politici (ICCPR), di cui Indonesia, Iran e Russia sono firmatari. Il trattato multilaterale afferma che “ognuno ha diritto alla libertà di espressione… (inclusa) la libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee di ogni tipo, indipendentemente dalle frontiere”.
Tra i Paesi analizzati, l’Iran ha bloccato il maggior numero di indirizzi di siti web collegati a contenuti LGBTQ+. “In totale, 75 URL LGBTIQ univoci sono stati rilevati come bloccati in (Iran), seguiti dagli Emirati Arabi Uniti, dove sono stati trovati 51 URL LGBTIQ univoci bloccati”.
Cinque anni fa, il governo indonesiano ha dichiarato che avrebbe deciso di vietare i siti LGBT+ e almeno 38 siti LGBT+ sono attualmente bloccati nel Paese, che conta 270 milioni di abitanti. Grindr, tra le app di incontri gay più popolari al mondo, è stata bandita in Indonesia, Libano, Qatar, Arabia Saudita, Turchia ed Emirati Arabi Uniti.
Fonte: GayTimes
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In Russia sono cristiani ortodossi e i gay non se la passano certo meglio.
Islam ( sottomissione , consegna totale a Dio) il nemico vero , concreto ed imminente , oltre che immanente di noi Gay.