È un progetto tutto italiano quello di Be More Popcorn, serie tv animata dalle sfumature LGBT, creata dalla disegnatrice e filmaker Sara Corbioli. Con un’ironia pungente, fresca e graffiante, l’autrice – attraverso le vite strampalate di 6 personaggi – racconta con un occhio attento, i miti, gli usi e costumi della comunità gay. Di grande successo qui in Italia, il progetto è stato presentato anche al Florence Queer Festival e al San Antonio Queer Festival in Texas.
L’idea di base di Be More Popcorn è molto semplice: tutti nasciamo uguali, tra di noi siamo identici. Solo crescendo però esplode la consapevolezza di chi siamo e cosa vorremmo essere. E quando in un gruppo omogeneo di personaggi fuori di testa esplode la consapevolezza di essere omosessuali, la situazione si fa ancora più interessante. Il nome ‘Be More Popcorn’ incita proprio a questo: “sii te stesso e non ti nascondere“.
La serie parla di amici, di vittorie, di sconfitte e di vita vissuta. Protagonista è Riley, una ragazza lesbica che lavora come cameriera in un ristorante di tendenza. È vegana con il sogno di diventare una chef. Vive insieme a Marlon, un twink atletico, eccentrico ed esuberante che è stato cacciato di casa dai genitori una volta che ha fatto coming out. Si aggiunge Paulette, interesse amoroso di Riley e classica etero confusa; e poi c’è Theodora, una lesbica mascolina che vive nella dependance dei suoi genitori. E poi c’è Angelica, una drag queen e Max, il gay bear proprietario dell’Holy Spirit.
Con i toni pungenti di una commedia nera, l’autrice ha raccontato uno spaccato di vita LGBT, sperando di sdrammatizzare alcune situazioni di disagio in cui vivono i protagonisti. ‘Be more Popcorn’ è come un sogno per Sara Corbioli, un modo per aiutare i giovani e meno giovani ad uscire allo scoperto, e far comprendere che non c’è niente di strano nell’accettare sé stessi e il proprio orientamento sessuale. Un progetto che parte dal basso, a zero budget ma con uno spirito molto young. Su Kickstarter è in atto una raccolta fondi per permettere all’autrice, e a ‘Be More Popcorn’, di trovare finanziatori e potenziali acquisizioni.
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