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Biden contro le leggi statali che bandiscono le ragazze transgender dagli sport scolastici

La presa di posizione del presidente Biden nasce dalla denuncia di una ragazza transgender, alla quale è stato impedito di entrare in una squadra femminile.

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2 min. di lettura

Due dipartimenti della Casa Bianca stanno dimostrando il repentino cambio di posizione dell’amministrazione Biden sui diritti civili, rispetto ai disastrosi quattro anni in cui Donald Trump è stato presidente USA.

I dipartimenti di Giustizia (DOJ) e di Istruzione (DOE) hanno oggi presentato una memoria a sostegno di una ragazza transgender – Becky Pepper-Jackson – la quale ha sporto denuncia contro lo stato del West Virginia per il divieto di partecipare agli sport della propria scuola.

La ragazza 11enne voleva semplicemente gareggiare nella squadra di sci di fondo femminile, ma la legge statale glielo avrebbe impedito.

La posizione dei dipartimenti dell’amministrazione Biden

I due dipartimenti DOJ e DOE hanno quindi segnalato che questo divieto va contro il Titolo IX della Costituzione e al 14° emendamento (protezione della parità), richiedendo così alla corte federale di ribaltare la legge statale.

A sostenere la ragazza transgender anche L’ACLU (American Civil Liberties Union), la quale è un’organizzazione che difende i diritti civili e le libertà individuali nel Paese. L’organizzazione spiega anche che il divieto si basa su stereotipi infondati, false affermazioni scientifiche e paure infondate e incomprensioni delle ragazze transgender“.

Stessa posizione da parte dei dipartimenti, che portano la firma di giuristi e avvocati che lavorando all’interno dell’amministrazione di Joe Biden:

Gli Stati Uniti hanno un interesse significativo nell’assicurare che tutti gli studenti, compresi gli studenti transgender, possano partecipare a un ambiente educativo privo di discriminazioni illecite e che gli standard legali appropriati siano applicati alle richieste ai sensi del titolo IX e della clausola di protezione paritaria.

Inoltre, le memorie dei dipartimenti e la Costituzione stessa smentiscono il legislatore del West Virgiania, poiché non vi sarà alcuna discriminazione per le ragazze cisgender all’interno della squadra. Insomma, non c’è alcun rischio che la ragazza transgender abbia più possibilità di vincere. In merito a questo, DOE e DOJ hanno scritto:

La giustificazione deve essere genuina, non ipotizzata. In realtà, non c’è alcun rischio riconoscibile che le ragazze transgender possano in qualche modo “mettere da parte” le ragazze cisgender in misura sostanziale. 

Le assurdità contro la ragazza transgender

Ma per Becky Pepper-Jackson è una doppia umiliazione. Da quanto si apprende nel comunicato dei dipartimenti, il preside della scuola della ragazza le avrebbe riferito che non può partecipare alla squadra di sci di fondo femminile perché è trans, ma avrebbe anche detto che sarebbe “confusa” nel partecipare nella squadra maschile, poiché è una ragazza. Secondo DOE e DOJ, invece:

Si presenta come una bambina da quando aveva quattro anni e i suoi compagni di classe la vedono come una bambina, quindi farla correre con la squadra maschile “minerebbe” la sua transizione sociale.

L’appoggio dei dipartimenti è un chiaro segnale di sostegno alla comunità LGBT, e questo è l’atto più mirato dell’amministrazione Biden contro le leggi statali che minano la libertà delle persone transgender o più in generale che discriminano le minoranze, spuntate come funghi quando Donald Trump era alla Casa Bianca.

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