La Russia ha informato il Consiglio d’Europa circa l’invio in Cecenia di un’apposita missione incaricata di indagare sulle persecuzioni ai danni degli omosessuali.
“Le autorità russe ci hanno informato della decisione della delegata per i Diritti Umani, Tatiana Moskalkova, di inviare una missione di inchiesta in Cecenia e il segretario generale del Consiglio d’Europa Thorbjorn Jagland saluta la decisione con gioia” ha dichiarato il suo portavoce, Daniel Hoeltgen.
E non è finita qui: pare che la stessa delegata potrebbe recarsi in Cecenia a verificare di persona la situazione. “Sarebbe un altro elemento positivo” aggiunge Hoeltgen.
Nel frattempo, però, la prigione di Argun è stata ispezionata: non si è trovato altro che macerie e detriti. Secondo il quotidiano russo Novaya Gazeta i detenuti sono stati trasferiti o riconsegnati alle rispettive famiglie, chiamate a compiere un canonico delitto d’onore. Ai genitori è stato chiesto di firmare questo modulo: “Mio figlio è andavo via dalla Repubblica per lavorare a Mosca alla fine di febbraio. Non ha alcuna lamentela nei confronti della polizia cecena”.
Ricordiamo che le prime notizie relative alle persecuzioni risalgono a inizio marzo.
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Chissa se e quando verrà fatta la stessa cosa per i gay della Palestina dove avviene precisamente lo stesso con le loro famiglie invitate a eseguire le pene previste per l’omosessualita dalla legge e cioè la lapidazione.