“L’assessora Elena Donazzan ha ancora una volta dato prova della sua inadeguatezza rispetto al ruolo che al momento ricopre all’interno della regione Veneto. In quanto studentesse e studenti non possiamo rimanere per l’ennesima volta in silenzio, è il momento di agire per evitare che sul nostro territorio si debbano ancora sopportare dichiarazioni di stampo transfobico, omofobo e fascista.“
Sono le parole che introducono il sit-in che si terrà domani, 23 Giugno, a Venezia a Campo San Geremia alle 18. Lo annunciano gli organizzatori, Rete degli Studenti Medi e Unione degli Universitari, in una nota diffusa via Facebook.
“Anche nel momento più straziante, dopo la morte di Cloe Bianco, l’assessora non ha saputo tacere, spiazzando l’intera popolazione con le sue dichiarazione transfobiche e irrispettose – prosegue il manifesto che annuncia il sit-in – mettendo in imbarazzo per l’ennesima volta la giunta di Luca Zaia. Nonostante fosse morta una persona, ha saputo solo rincarare la dose, riconfermando tutto ciò che aveva detto finora contro Cloe dal 2015 (qui la ricostruzione) e sostenendo che lo rifarebbe ancora. Sono anni che siamo costretti ad assistere a scenette di questo tenore, dalle cantate in radio di faccetta nera alle più assurde misure in ambito scolastico, tra presepi e fumetti revisionisti. Ora il vaso è colmo, per questo ci riuniremo tuttɜ giovedì 23 giugno alle 18.00 a Campo San Geremia a Venezia: è il momento che l’assessora Donazzan si prenda le proprie responsabilità per ciò che ha detto e si dimetta dal suo ruolo!”
Intanto emergono dal passato di Donazzan inquietanti precedenti che lasciano intendere le sue simpatie per l’estrema destra. Dalle pagine de L’Espresso, Simone Alliva riporta alcuni discutibili episodi che l’assessora veneta può ascrivere al proprio curriculum di convinta fascista. Nell’articolo vengono ricostruiti svariati accadimenti, dal “boia chi molla“, che Donazzan pubblicò nel marzo 2020 sui social network, all’intonazione di “Faccetta nera“.
Anche Alessandro Zan, deputato PD e primo firmatario del Disegno di Legge detto Zan, chiede le dimissioni di Donazzan.
«È inaccettabile che in una Regione di 5 milioni di abitanti – dichiara Zan – l’assessora alle pari opportunità si dichiari fascista. Inaccettabile l’uso di epiteti razzismi e omotransfobici. Nel caso particolare di Cloe ha fatto pressioni politiche affinché venisse emarginata dalla scuola: prima il demansionamento, poi l’allontanamento. Lei non si dimetterà, non ha mostrato neanche umanità dopo la morte di Cloe. Anzi ha rivendicato quelle frasi. Zaia deve toglierle le deleghe»
Alla manifestazione che si terrà a Venezia Giovedì 23 Giugno alle 18 a Campo San Geremia hanno aderito finora CGIL Venezia, CGIL Padova, AGeDO Vicenza per il Veneto, Sportello AGeDO Venezia-Mestre, ANPI Venezia – Comitato provinciale, ANPI 7 Martiri Venezia, ANPI Mogliano Veneto, Presidio Libera “Vittime dei Veleni del Petrolchimico” Venezia e Terraferma, Partito Democratico Veneto, Partito Democratico Venezia, Partito Democratico Padova, Giovani Democratici Venezia, Associazione tematica Piero Capone. (gf)
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