Arriva dalla Russia un nuovo esempio di cringe: si intitola Я не гей tradotto I’m Not Gay, un reality show per “dimostrare” che non sei gay.
Stando al reporter Kevin Rothrock, il progetto sarà una serie YouTube che vedrà otto uomini partecipare a gare e test di virilità che confermeranno o meno la propria eterosessualità, con eliminazioni settimanali per “beccare” il concorrente gay. Una premessa troppo ridicola per essere vera, capitanata da Vitaly Milonov, membro della Duma di Stato, terrorizzato dalle bambole genderless, che nel 2021 ha chiesto espressamente di “confinare i gay e sterilizzarli, come si fa con i gatti”.
La propaganda anti-LGBTQIA+ trova così pan per focaccia in questa marmaglia di eteronormativa e modus operandi preistorici: in un paese dove il matrimonio tra persone dello stesso sesso è ancora illegale, le parate del Pride vengono sospese, e – stando ai sondaggi di The Moscow Times nel 2018 – almeno quattro cittadini su quattro considerano l’omosessualità qualcosa di “replorevole”, I’m Not Gay è una nuova occasione per ridicolizzare chiunque non è una persona eterosessuale o cisgender, abbassando ulteriormente l’asticella.
forcing myself to stop watching the russian “i’m not gay” show but these opening credits have SENT ME pic.twitter.com/Es0WX8yPjM
— the morally corrupt juan barquin (@woahitsjuanito) April 26, 2022
Se non fosse che il risultato, stando alle immagini trapelate sul web, è un involontario autogol. Come specificato da Juan Barquin, film-maker e co-creator non binary per Flaming Classics, I’m Not Gay è inconsapevolmente la cosa più omoerotica dell’universo: i titoli di coda sembrano l’incipit del peggiore porno gay in circolazione, con gli otto partecipanti riuniti in spiaggia, tra pettorali oliati, slip super aderenti, e sguardi ammiccanti con tanto di occhiolino alla telecamera. Chi glielo va a dire alla classe conservatrice?
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