Nuove rivelazioni dall’orgia di Bruxelles a cui ha partecipato anche l’eurodeputato ungherese József Szájer. Secondo quanto riferito dal portale Onet, che ha intervistato l’organizzatore David Manzheley, l’ormai ex politico Szájer era solito organizzare dei festini anche nella sua abitazione. Ma non solo: all’orgia sotto esame erano presenti anche alcuni politici polacchi, tutti appartenenti al partito di maggioranza Pis (Prawo i Sprawiedlywosc – ovvero Diritto e Giusitizia), profondamente legato alla Chiesa e notoriamente omofobo.
Il ragazzo di 29 anni, David Manzheley, ha riferito a Onet:
Organizzo questi festini da un paio d’anni, polacchi e ungheresi sono tra gli ospiti più frequenti. All’ultimo festino c’erano esponenti polacchi, non europarlamentari ma con incarichi importanti al parlamento nazionale o nel governo.
Ai festini, Manzheley ha visto anche politici francesi, svizzeri, olandesi e dei Paesi Bassi e Lussemburgo. Oltre che ucraini, altro Paese molto intollerante nei confronti della comunità LGBT.
La Polonia vuole arrestare David Manzheley
Dalla Polonia, a seguito degli scandali legati all’orgia di Bruxelles, è venuto alla luce che sulla testa di Manzheley pende un mandato di cattura, emanato dalla polizia polacca per il reato di frode, di cui si sarebbe macchiato quando era a Wadowice, città appunto della Polonia meridionale.
David Manzheley ha ripetuto che si trattava di un’altra persona, ma ci sono molti punti oscuri sulla faccenda.
Quel che è certo, per ora, è che i sovranisti di Polonia e Ungheria non sembrano rispettare profondamente le proprie convinzioni politiche, abbandonandosi al piacere non appena ne hanno la possibilità. Sembra appropriato il detto “predicare bene e razzolare male“.
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Non ci libereremo tanto presto dell'orgia di Bruxelles. Ogni c'è una rivelazione.