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DDL Zan e Vaticano, parla Draghi: “Italia Stato laico, Parlamento libero di decidere” – VIDEO

“Il nostro ordinamento contiene tutte le garanzie per assicurare che le nostre leggi rispettino sempre i principi costituzionali e gli impegni internazionali. Tra cui il concordato con la Chiesa”. AMEN.

DDL Zan e Vaticano, parla Draghi: "Italia Stato laico, Parlamento libero di decidere" - VIDEO - Draghi - Gay.it
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Ieri sera Mario Draghi prometteva che oggi, alle Camere, avrebbe affrontato il tema DDL Zan – Vaticano, dopo la nota verbale inopinatamente invitata dalla Santa Sede al Governo. Dinanzi alla Camera dei Deputati un unico deputato, ovvero Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana, ha ‘osato’ affrontare il premier chiedendo lumi. “Signor presidente ci sarebbe piaciuta una sua parola sull’ingerenza del Vaticano, sulla quale il presidente Fico ha detto delle parole per le quali lo ringrazio. Per altro al Vaticano andrebbe fatto osservare che se ritiene violato il Concordato, lo si potrebbe sempre ridiscutere”.

Al Senato, invece, è stato Alessandro Alfieri del Pd a sfiorare così l’argomento: “Il Parlamento lavorerà ascoltando, dialogando, con rispetto delle norme nazionali e internazionali ma ci ispireremo ai principi della laicità, libera Chiesa in libero Stato“.

Ed è qui che Draghi ha replicato.

Non entro nel merito della questione (DDL Zan, ndr). Il nostro è uno Stato laico. Non è uno Stato confessionale. Il Parlamento è certamente libero di discutere, di legiferare, sono considerazioni ovvie. E non solo. Il nostro ordinamento contiene tutte le garanzie per assicurare che le nostre leggi rispettino sempre i principi costituzionali e gli impegni internazionali. Tra cui il concordato con la Chiesa. Vi sono i controlli di costituzionalità preventivi, nelle competenti commissioni parlamentari. È di nuovo il parlamento che per primo discute della costituzionalità. E poi ci sono i controlli successivi della Corte Costituzionale. Cito una sentenza della Corte Costituzionale del 1989. “La laicità non è indifferenza dello Stato rispetto al fenomeno religioso, la laicità è tutela del pluralismo e delle diversità culturali”. E infine per completare l’informazione, ieri l’Italia ha sottoscritto con altri 16 Paesi europei una comunicazione comune in cui si esprime preoccupazion sugli articoli di legge in Ungheria che discriminano in base all’orientamento sessuale.

Parole nette nei confronti dell’ingerenza Vaticana, per quanto Draghi abbia ancora una volta taciuto il proprio pensiero nei confronti del DDL Zan. Ma la nota della Santa Sede è stata giustamente rimessa al suo posto.

Sul ddl Zan non cambio idea, non mi sembra che siano state portate argomentazioni convincenti quindi non cambio idea“, aveva in tal senso detto all’Ansa il segretario del Pd Enrico Letta, che ha poi cinguettato: “Ci riconosciamo completamente nelle parole di Draghi in Parlamento sulla laicità dello Stato e sul rispetto delle garanzie“.

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