L’avevano promesso, e l’hanno fatto. Bonassola, sulla riviera spezzina, è scesa in piazza per sostenere don Giulio Mignani, la scorsa settimana sospeso dal tribunale ecclesiastico diocesano della diocesi della Spezia per aver “più volte” negli ultimi anni “rilasciato esternazioni pubbliche” in cui ha “ripetutamente sostenuto posizioni non conformi all’insegnamento della Chiesa Cattolica“. Mignani, come dimenticarlo, aveva fatto rumore lo scorso anno per aver più volte difeso le famiglie arcobaleno, criticando pubblicamente il niet arrivato dalla Santa Sede sulle benedizioni per le coppie gay.
La Vita in Diretta, nel pomeriggio di ieri, ha seguito la giornata “in difesa” di Don Giulio, intervistando i fedeli di Bonassola che si sono ritrovati davanti la parrocchia Santa Caterina d’Alessandria, con tanto di striscioni esposti che hanno tuonato: “La verità sta con Don Giulio” e “Don Giulio nuovo martire della Chiesa ucciso nella sua libertà“. Una vicinanza che ha commosso il parroco, evidentemente sorpreso di vedere tante persone.
“L’effetto di vedere tutte quelle persone, mi ha emozionato tantissimo. Mi avevano anticipato che sarebbero stati in tanti, ma vederli è stata un’altra cosa. C’era una presenza intergenerazionale, dai bambini agli adulti, anziani, questo è quello che mi ha fatto anche più piacere. Da parte mia sì, tante lacrime, non so se sono fragile io ma sì, ci sono state”. “Vorrei che questa giornata continuasse, che non si chiudesse qui e chiedo al comitato di organizzare altre giornate come questa e io da dovunque sarò verrò”.
“Siamo dalla parte di Don Giulio perché è una persona splendida, ha avvicinato tanti ragazzi alla chiesa“, ha precisato una donna. “Ha sempre una parola buona per tutti, è una persona che sa se qualcuno è in difficoltà, e la va ad aiutare e a cercare“.
“Mi ha sempre aiutato, anche dopo che ho perso un padre, e ha aiutato tanti giovani di Bonassola, cercando sempre di tirare fuori il meglio delle persone“, ha confermato un ragazzo. “Non c’è mai stato un grande legame tra tutti, ma da quando è arrivato lui si può dire che ha riunito tutti“, ha continuato un altro giovane. “Vederlo con i bambini, già quella è una gioia, vedere che ha un buon rapporto con la gente del Paese“, ha concluso un’altra donna.
Ma speranze di una revoca della sospensione non ce ne sono. E a saperlo è lo stesso Don Giulio. “Il vescovo non credo che possa tornare indietro, anche perché la decisione presa dal vescovo da parte sua è doverosa”. In conclusione, Don Giulio Mignani non potrà più celebrare messa e amministrare i sacramenti.