Questo venerdì 13 non abbiate paura: le Queen stanno tornando e sono più prontə che mai.
La terza stagione di Drag Race Italia approda per la prima volta su Paramount + (e successivamente anche su MTV su VH1 in chiaro dal 15 ottobre) inaugurando un nuovo capitolo che si fa più fosforescente, inclusivo, e soprattutto completo.
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Ai due veterani della giuria Chiara Francini e Priscilla (nella vita Mariano Gallo), si aggiungono quest’anno anche l’iconica Paola Iezzi e l’attore Paolo Camilli, più che entusiastə di unirsi alla famiglia di Drag Race: “È com se avessimo trovato un’altra famiglia e non potevo desiderare di meglio” commenta Iezzi, raccontando di una stagione girata in piena estate, ma che nonostante il clima hardcore ha fatto sentire sia lei che Camilli subito a casa.
Se Iezzi tranquillizza chiunque con un solo sguardo, Camilli è più che felice di ricoprire un ruolo che non solo gli ha permesso di superare le proprie insicurezze, ma anche di contagiare chiunque con la sua energia, dichiarando: “Mi trovavo nel posto giusto con le persone giuste”.
Ad affiancarli non mancheranno le guest-star: Lorenzo Balducci, Rosa Chemical, Francesco Cicconetti – “Mehts”, Anna Dello Russo, Tiziano Ferro, Chiara Iezzi, Ciro Immobile, Myss Keta, Alessandra Mastronardi, Jessica Melena, Andreas Muller, “Papà per Scelta”, Veronica Peparini, Sabrina Salerno, Melissa Satta, Jo Squillo, Filippo Timi e Edoardo Zaggia.
Ciliegine sulla torta di una terza edizione dal forte valore politico, sottolinea Priscilla, come presa di posizione contro la mascolinità tossica e quell’omobitransfobia che nel 2023 ancora non trova tutela.
Un messaggio forte e chiaro a partire dal cast: da Melissa Bianchini, prima donna transgender a partecipare a Drag Race Italia, a Vezirja, prima drag albanese nella storia del programma, le 13 nuove concorrenti (che potete conoscere meglio qui) hanno dato tutto sé stessə. Sia sul piano artistico che quello umano.
“Ho imparato molto dalle ragazze quest’anno” dice Priscilla a Gay.it “Ho percepito così tanto questo loro desiderio di voler essere comprese e accolte, che è stata una grande lezione. Come zia Priscilla questo devo fare: accogliere queste concorrenti, giudicarle, consigliare, indirizzarle, ma prima di tutto accoglierle”.
L’hanno ribadito anche presentandosi per la prima volta anche a San Siro, durante l’Inter-Bologna, nel contesto per antonomasia meno inclusivo del mondo. Tra lo stupore generale, sui social non sono mancati i commenti poco carini (per usare un eufemismo), confermando ancora l’obiettivo di Drag Race 3: abbattere i muri, fare rumore, e ribadire sempre più forte la propria presenza.
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