Il terzo episodio di Euphoria è andato in onda lo scorso lunedì e ha fatto partire per la tangente il gay twitter.
I primi venticinque minuti sono ambientati negli anni Ottanta e ripercorrono il passato del giovane Cale, l’agghiacciante padre di Nate, e lo strettissimo rapporto con il suo migliore amico Derek.
I due buddies passano ogni giorno insieme tra wrestling e confidenze uno affianco all’altro sul letto, parlando per ore di tutto o restando in silenzio. Qualche volta l’occhio di uno cade accidentalmente sul pacco dell’altro, ma non importa perché entrambi hanno due fidanzate con cui amano fare tanto sesso.
Finché la sera del loro diploma fuggono in un bar gay, si scatenano sulla pista da ballo, e si scambiano un lungo bacio sulle note di Never Tear Us Apart dei INXS.
È un momento sorprendentemente commovente e tenero, ancor più perché riguarda uno dei personaggi più pericolosi e tossici della serie.
Ahimè, all’alba del nuovo giorno l’eteronormativa avrà la meglio, e i due dovranno tornare a dedicarsi alle loro vite da maschi alfa.
Ma tossicità a parte, Eric Dane ha più punti in comune del previsto con Cale.
“Non ho avuto bisogno di fare alcuna ricerca” ha dichiarato l’attore al magazine Out “Non so cosa significa essere come Cale, ma so cosa significa avere una doppia vita.”
In riferimento al suo personale vissuto l’attore specifica che “le circostanze non fossero proprio le stesse, ma non importa. Quando metti su una facciata, e quando ti stai comportando in un certo modo davanti alcune persone e in un altro modo davanti altre, è qualcosa che trascende le circostanze.”
Dane fa una correlazione tra la sessualità nascosta del suo personaggio e la sua tossicodipendenza, prima di entrare volontariamente in rehab nel 2011:
“Cercare di mantenere un segreto è dura” dichiara limpidamente l’attore a Vanity Fair “Alla fine tutto esce sempre allo scoperto”.
L’attore si è mostrato super entusiasta all’idea di re-interpretare il personaggio di Cale, definendolo un personaggio completamente nuovo, intenzionato a dire la verità e vivere e completamente libero da ogni restrizione. “Il pubblico avrà modo di conoscerlo di più” dichiara.
Vorrei dirgli che preferirei comunque non conoscerlo uno come Cale (chi ha visto, sa), ma piaccia o non piaccia (più di qualcun* su Twitter ha definito l’episodio problematico, accusando Sam Levinson di far “riscattare” un personaggio che non merita la nostra empatia) mi tremano già le gambe per il prossimo episodio.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.