Arcobaleni non Conformi è una pagina di cultura, costume, società e politica a 360° che guarda alla comunità LGBT di destra. Spesso al fianco di Giorgia Meloni, ieri hanno voluto prendere posizione dopo il lancio della campagna #ZanSiamoSicuri, nata come replica all’indegna provocazione lanciata giorni fa dalla leader di Fratelli d’Italia, alla Camera dei Deputati, con quel “ma siete sicuri che gli omosessuali di questa nazione non avrebbero voluto vedervi al lavoro per difendere le loro attività, piuttosto che su questa roba qui?“, riferendosi proprio alla legge contro l’omotransfobia, la misoginia e l’alibismo da oggi di nuovo in discussione a Montecitorio.
Ebbene anche i gay di Arcobaleni non Conformi sono sicuri.
“Sì, GIORGIA… in quanto unica pagina lgbt che ti ha sempre supportato ci uniamo a questo appello: “questa roba” qui la vogliamo, e la vogliamo ORA”. Parole chiare, con tre motivazioni presto snocciolate.
1) perchè la aspettiamo da 20 anni e più (e se si ragionasse per “priorità”…ci sarà SEMPRE un’altra priorità …).
2) perchè cose come “questa roba qui” nel Regno Unito le fanno i CONSERVATORI: quindi usciamo per amor del cielo da questa forma mentis nefasta secondo la quale parlare di “queste robe qui” sia “roba da sinistra”.
3) perchè questa legge è ottima anche perchè molto intelligentemente individua nella “misoginia” la radice del problema: misoginia ipocritamente strutturale e diffusa nella nostra società italiana e che anche tu hai in un certo senso “sperimentato”.
“Vogliamo “questa roba qui”, la vogliamo ORA e vogliamo poter essere Patrioti e cittadini “di serie A” come tutti gli altri“, insistono. “Cosa che al momento, fuori dalla bolla magica di Milano centro o degli studi televisivi, non ci sembra sia così facile. Ne guadagneremmo noi, ne guadagnerebbe la nostra Italia“.
Sì, GIORGIA… in quanto unica pagina lgbt che ti ha sempre supportato ci uniamo a questo appello: "questa roba" qui la…
Posted by Arcobaleni NON Conformi on Monday, November 2, 2020
Quella frase ormai si è trasformata nell’ennesimo infelice boomerang della Meloni, smerdata persino dai suoi stessi sostenitori. In futuro non si azzardi più a parlare a nome nostro.
Ciò detto, quando leggo che esistono “gay di destra” suoi supporter rimango a dir poco basito. Ma che problema hanno? Soffrono forse della sindrome di Stoccolma?