A due settimane dallo storico coming out di massa su Süddeutsche Zeitung Magazine, con quasi 200 attori e attrici che hanno dichiarato il proprio orientamento sessuale in un manifesto d’inclusione per cinema, tv e teatro, anche il mondo del calcio tedesco ha deciso di scendere in campo per l’inclusione totale, per dire basta all’omofobia, al grido “L’amore non deve essere discriminato“.
Oltre 800 calciatori e calciatrici di Germania hanno infatti firmato un appello ai colleghi omosessuali, esortandoli a fare coming out dalle pagine del magazine 11 Freunde. “You’ll never walk alone“, si legge sulla rivista, citando il mitologico inno del Liverpool.
Potete contare su di noi! Vi sosterremo, vi incoraggeremo e, se necessario, vi difenderemo dagli attacchi. Perché fate la cosa giusta e noi siamo dalla vostra parte. Ancora nel 2021 non c’è neanche un calciatore dichiaratamente omosessuale nelle categorie professionali del calcio tedesco. La paura che dopo un coming out si finirebbe aggrediti o discriminati, e che si possa mettere in pericolo la carriera di calciatore professionista, è chiaramente ancora molto grande, al punto che i calciatori pensano di dover nascondere la propria omosessualità.
Una triste realtà che si allarga a tutti i principali campionati di calcio d’Europa, del mondo. Nelle principali leghe professionistiche, Serie A, Premier League, Liga, League 1 e Bundeslinga, non esiste un calciatore gay dichiarato. Su migliaia di ragazzi. Statisticamente impossibile. Tra gli 800 nomi che hanno firmato l’appello, traianato sui social dall’hashtag #Westandbehindyou, spiccano nomi come quello di Max Kruse, Niklas Stark, Jonas Hector, Bakery Jatta, oltre a club interi come il Borussia Dortmund, che ha visto la firma del direttore generale Hans Joachim Watske.
Max Kruse, 32enne attaccante dell’Union Berlino, è stato chiaro in tal senso: “Se uno dei miei colleghi facesse coming out, lo proteggerei dagli idioti che si trovano fuori dagli stadi“. Nel 2014 Thomas Hitzlsperger, ex calciatore tedesco della Lazio, fece coming out, ma solo una volta ritiratosi. Philipp Lahm, ex stella del Bayern Monaco, ha invece scritto tutt’altro dalle pagine del proprio libro, “The Game: The World of Soccer”, consigliando il silenzio ai colleghi omosessuali. “Le possibilità di fare un tentativo in Bundesliga e passarla liscia sono scarse”. “Se un giocatore pensasse di fare qualcosa del genere e me ne parlasse, gli consiglierei di consultarsi molto bene con i suoi più stretti confidenti, e di rendersi conto onestamente delle sue motivazioni. Ma gli sconsiglierei di parlarne anche con i suoi compagni di squadra“.
Nel dubbio, in Germania si parla di coming out da settimane, a tutti i livelli, dal cinema al teatro, dalla tv al calcio.
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