Oggi, 17 novembre, è la giornata internazionale degli studenti. Questa ricorrenza ha lo scopo di rivendicare il diritto allo studio e alla possibilità, per ogni studente, di esprimersi.
La ricorrenza ricorda gli eccidi nazisti del 1939 nell’allora Cecoslovacchia. In particolare, si ricorda l’11 novembre 1939, quando lo studente Jan Opletal venne ucciso da un proiettile, sparato dai nazisti, durante una manifestazione. Nei giorni successivi, il corpo venne portato nel suo Paese, in Moravia. Per paura di una rivolta le guardie naziste decisero di chiudere le scuole, arrestando e deportando 1200 studenti. Il 17 novembre, 9 persone, studenti e professori, furono giustiziate senza un motivo.
La prima volta che si è festeggiata questa giornata è stato nel 1941, a Londra. Con il passare dei decenni, è diventata una ricorrenza internazionale, anche se poco conosciuta.
I numeri dell’emergenza omofobia degli studenti LGBT
In quest’occasione è bene ricordare anche gli studenti LGBT italiani, con un po’ di numeri. Numeri positivi, perché rispecchiano una timida apertura nelle scuole, ma anche negativi, a causa del costante e reale bullismo omofobo.
Secondo le ultime rilevazioni, il campione dai 13 ai 19 anni ha dimostrato una grane apertura per quanto riguarda il matrimonio egulitario, con l’86% di favorevoli. Il 95% appoggia la rivendicazione delle persone omosessuali, mentre per le persone trans scende all’89%. Buona anche l’apertura alle adozioni, al 70%.
L’omofobia nella scuola
Nonostante sia una minoranza, si nota come la scuola sia ancora poco inclusiva verso gli studenti LGBT.
Bassa la percentuale di chi pensa che l’omosessualità sia una scelta (24%), come coloro che la vedono come una malattia (17%). Mentre il 57% concorda che si tratti di un orientamento sessuale. Ma non è tutto rose e fiori: un 27% di studenti maschi non vorrebbe sedersi vicino a un compagno gay, mentre parla di disturbo il 34%, che non vorrebbe condividere la stanza in gita con un compagno LGBT.
Gli studenti LGBT vengono offesi o aggrediti per il loro orientamento sessuale, o per essere toppo effeminati. Lo studio, pubblicato in occasione della giornata contro l’omofobia di quest’anno, parla di due studenti LGBT su 10 offesi, mentre 1 su 10 viene aggredito fisicamente.
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