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I repubblicani USA propongono la “Don’t Say Gay” alla Camera. Vogliono una legge omotransfobica nazionale

Vieterebbe l’assegnazione di fondi federali a “qualsiasi programma, evento o opera letteraria che parli di orientamento sessuale e identità di genere a bambini di età inferiore ai 10 anni”.

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I repubblicani USA propongono la "Don't Say Gay" alla Camera. Vogliono una legge omotransfobica nazionale - Viktor Orbán e Donald Trump - Gay.it
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I deputati repubblicani degli Stati Uniti d’America hanno presentato alla Camera un disegno di legge nazionale che rimanda alla tristemente legge “Don’t Say Gay” della Florida.

Il DDL, ufficialmente intitolo Stop the Sexualisation of Children Act, vieterebbe l’assegnazione di fondi federali a “qualsiasi programma, evento o opera letteraria che parli di orientamento sessuale a bambini di età inferiore ai 10 anni“. Ciò includerebbe eventi come Drag Queen Story Hour, negli ultimi mesi bombardato di critiche proprio dalla destra repubblicana orgogliosamente omotransfobica, a dir poco ossessionata dall’eventualità che drag queen possano parlare ai bambini.

Ma anche luoghi come ospedali, biblioteche pubbliche, scuole finanziate dal governo federale e basi militari sarebbero coinvolte. Il disegno di legge è stato presentato dal rappresentante della Louisiana Mike Johnson il 18 ottobre scorso ed è stato co-sponsorizzato da 32 deputati repubblicani.

“Il Partito Democratico e i suoi alleati stanno conducendo una crociata fuorviante per travolgere i bambini con immagini sessuali e ideologia gender”, ha affermato Johnson in una nota. “Nessun dollaro delle tasse federali dovrebbe andare ad agenzie governative federali, statali o locali o organizzazioni private che espongono intenzionalmente bambini di età inferiore a 10 anni a materiale sessualmente esplicito”.

La Sexualisation of Children Act definisce vagamente “materiale ad orientamento sessuale qualsiasi rappresentazione, descrizione o simulazione di attività sessuale, qualsiasi rappresentazione o descrizione oscena o lasciva di genitali umani o qualsiasi argomento che coinvolga identità di genere, disforia di genere, transgenderismo, orientamento sessuale o argomenti correlati”.

Impossibile non pensare alla contestatissima legge “Don’t Say Gay” della Florida, che proibisce “lezioni su orientamento sessuale o identità di genere da parte del personale scolastico o di terzi” dalla scuola materna fino al terzo anno”, o in un modo considerato “inappropriato all’età o allo sviluppo degli studenti in conformità con gli standard statali“. La “Don’t Say Gay” è stata aspramente criticata, con la Disney che ha ufficialmente dichiarato guerra al governatore Ron DeSantis.

Attualmente il partito democratico controlla agevolmente la Camera dei rappresentanti, il che significa che la “legge sulla sessualizzazione dei bambini” ha quasi inesistenti possibilità di passare, ma rimane l’indelebile segnale lanciato dal partito repubblicano trainato dall’estremista Donald Trump, ancora una volta uscito allo scoperto nel propagandare omotransfobia.

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