Sulla scia dell’ormai tristemente celebre legge Don’t Say Gay della Florida, le scuole dello Stato hanno dovuto mettere al bando diversi libri a tematica LGBTQ+, compreso And Tango Makes Three, libro su un piccolo pinguino di nome Tango che ha due papà.
La legge Don’t Say Gay, nota anche come Parental Rights in Education Act, è stata firmata lo scorso anno dal governatore della Florida Ron DeSantis, sempre più in rampa di lancio per le primarie repubblicane con vista sulla Casa Bianca, e vieta qualsiasi discussione su orientamento sessuale e/o identità di genere nelle classi elementari e medie, limitando tale discussioni nei licei.
I repubblicani hanno sempre difeso il contestatissimo disegno di legge, a loro dire necessario per interrompere “lezioni sessuali” nelle scuole, negandone la lettura anti-LGBTQ+. Peccato che quanto stia avvenendo non è altro che una conferma diretta dei timori a lungo espressi da chi ha criticato la legge.
Popular Information riferisce che il distretto scolastico di Lake County ha vietato tre libri nelle classi: A Day in the Life of Marlon Bundo (su un coniglietto gay a cui piace l’hula hoop), And Tango Makes Three e In our Mothers’ House (protagonisti tre bambini con due mamme). Una dichiarazione ufficiale afferma che i libri sono stati “amministrativamente rimossi a causa di contenuti riguardanti l’orientamento sessuale/l’identificazione di genere proibiti nella legge HB 1557“, ovvero la Don’t Say Gay.
Anche le scuole pubbliche della contea di Seminole hanno vietato tre libri, citando la legge Don’t Say Gay. Ovvero 10,000 Dresses (protagonista un ragazzo che sogna di fare lo stilista), I am Jazz (sulle esperienze dell’attivista trans Jazz Jennings) e Jacob’s New Dress (protagonista un ragazzo che vuole indossare un vestito a scuola).
Nessuno dei libri sopra citati contiene contenuti di natura sessuale, ma il distretto ha affermato che “ai sensi del suddetto statuto [la legge Don’t Say Gay], sarebbero considerati non adeguati all’età o allo sviluppo per gli studenti della scuola materna fino alla terza elementare”. I libri sono stati rimossi dalle biblioteche distrettuali e “saranno disponibili per il check-out solo a uno studente di quarta o quinta elementare quando il genitore avrà fornito il consenso scritto e ritirato il libro dal preside“.
L’amministrazione DeSantis ha recentemente affermato che la legge Don’t Say Gay si applicherebbe solo all’istruzione in classe e non ai libri delle biblioteca, ma il Dipartimento dell’Istruzione della Florida sta dicendo ai bibliotecari scolastici che “c’è una certa sovrapposizione tra il criteri di selezione per i materiali didattici e le biblioteche”, chiedendo loro di “evitare teorie non richieste che potrebbero portare all’indottrinamento degli studenti”.
Gli oppositori alla legge Don’t Say Gay hanno ricordato gli alti tassi di suicidio tra i giovani LGBTQ+, sostenendo che cancellare le identità LGBTQ+ dalla scuola li farà sentire ancora più soli e isolati. “Il 42% dei giovani LGBTQ ha preso seriamente in considerazione l’idea di tentare il suicidio lo scorso anno”, ha ricordato Chasten Buttigieg. “Ora non potranno neanche parlare con i loro insegnanti?“.
Joe Biden ha duramente criticato la legge Don’t Say Gay, che il partito repubblicano vorrebbe estendere a livello nazionale, così come la Disney, che in Florida ha la sede e il suo più celebre parco al mondo, non a caso diventata ‘nemica giurata’ del potentissimo governatore DeSantis.
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