Siamo a Legnago, hinterland veronese, profondo Veneto, in cui gli episodi di omofobia sono molto frequenti: non lontano da qui, ad esempio, una coppia gay è stata perseguitata ripetutamente fino ad essere cosparsa di benzina.
Ieri sera, il Consiglio Comunale di Legnago, a maggioranza leghista, ha pensato bene di mettere all’ordine del giorno (numero 13, n.d.r.) una mozione di approvazione sulla posizione della CEI contro la legge contro l’omotransfobia, ossia la legge Zan che approderà alla Camera il 3 agosto prossimo.
La mozione è stata presentata da Fabio Crivellenti, Liga veneta, vicepresidente del Consiglio Comunale, e sottoscritta da tutti i consiglieri di maggioranza.
Nel suo intervento a sostegno della sua mozione il più classico delirio complottista, che attacca addirittura riesumando la scrittrice inglese Alice Ann Bailey, un’esoterista, astrologa e teosofa britannica considerata una delle fondatrici della new age, autrice di un manifesto atto a “de-cristianizzare” la società cui fantasiosamente il consigliere ricollega la legge contro l’omofobia.
Definisce poi la proposta di legge “vergognosa” e “indegna di un paese civile” nell’appoggiare la presa di posizione della CEI.
Gli argomenti sono sempre gli stessi: il vano richiamo alla libertà di opinione già ampiamente garantita dalla Costituzione e che nulla ha a che fare con la prevenzione dell’hate speech e dell’omofobia, obiettivo della legge.
Che i politici, invece di impegnarsi in soluzioni concrete ai problemi concreti di questo momento difficilissimo che i cittadini di Legnago come tutti gli Italiani stanno attraversando, trovino il tempo per approvare mozioni del tutto simboliche, inutili perchè prive di qualunque senso giuridico, anche a prescindere dal loro contenuto, ha veramente dell’incredibile.
Qui, a circa 2 ore e 15′ dall’inizio della seduta, il video.
https://www.facebook.com/watch/live/?v=3452063061494379&ref=watch_permalink
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