Lizzo è approdata in Italia!
Sasera l’artista si esibirà sul palco del Mediolanum Forum, portando nella città meneghina l’unica tappa italiana del suo The Special Tour.
Special, una parola abusata che nel caso di Lizzo diventa inno di amor proprio, alla faccia degli haters online: “Ho sofferto su di me i peggiori insulti e so di cosa parlo quando canto “sei speciale” racconta in un’intervista per La Stampa, spiegando la genesi dell’omonimo singolo, scritto come lettera a sé stessa e chiunque rischia di sentirsi escluso perché non conforme alle aspettative altrui: “Il brano è un reminder per tutti, non sei mai solo. Sei amato e speciale. Se nessuno te l’ha detto oggi sei speciale”.
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Vincitrice di tre Grammy Awards (e candidata a ben 8 nomination), Lizzo è quel fenomeno pop in grado di unire al potere della musica leggera quello rivoluzionario e sovversivo di un corpo che si rifiuta di piegarsi allo stigma sociale, postando senza remore le proprie foto in lingerie sui social: “Mi piace molto scattare foto del mio culo e postarle, ora sono anche tornata su Twitter” spiega nell’intervista “Non mi interessa nient’altro, non penso agli hater, sono diventata più brava a leggere commenti negativi perché in realtà sono stupidi”.
Proprio lo scorso Gennaio andava virale su TikTok, ribadendo che il suo corpo grasso e nero (quindi doppiamente stigmatizzato) è un’opera d’arte che non deve soddisfare la grassofobia di nessuno: “Vi rendete conto del fatto che gli artisti non sono qui per accontentare i vostri standard di bellezza? Gli artisti sono qui per fare arte. E questo corpo è arte”.
@lizzoFOR THE PPL IN THE BACK🍑♬ original sound – lizzo
Il senso dell’umorismo è stato per Lizzo l’arma affilata con cui rispondere al bullismo, su Instagram come tra i banchi di scuola a Houston quando era adolescente: “Esibivo una sicurezza che non avevo” condivide al Messaggero.
Che sia completamente nuda o avvolta da body aderentissimi, la sicurezza di Lizzo è oggi più urgente che mai, facendo da punto di riferimento per un’ampissima fetta di pubblico, che oggi come quindici anni fa, è sistematicamente marginalizzata dalla rappresentazione mediatica (e non).
“Nessuno si deve sentire male solo perché è obeso, troppo magro o ha un fisico che non rispetta i canoni della normalità” ribadisce alla Stampa ” Tutti siamo speciali e non ci sono difetti di cui vergognarsi, ma pregi di cui prendersi cura. Sento che il mio compito è quello di urlarlo al mondo”.
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