Ill parlamento ungherese ha approvato una nuova legge anti-LGBTIQ+, dopo quella con cui già oggi in Ungheria è vietata la “propaganda LGBTI” ai minori.
La nuova legge consente la segnalazione anonima di famiglie LGBTIQ+ alle autorità. Dunque qualsiasi cittadino vedrà garantito il proprio anonimato se riferisce all’autorità di aver capito, osservato, scoperto l’esistenza di una famiglia LGBTQI+ su territorio ungherese.
La legge è sul solco delle persecuzioni anti LGBTQI+ messe in atto dal governo di Viktor Orbán e vede la sua approvazione a distanza di una sola settimana da quando 15 Stati membri dell’UE (Italia esclusa) e il Parlamento europeo hanno annunciato che si uniranno alla Commissione europea in una causa senza precedenti contro la legge sulla propaganda anti-LGBTIQ+ ungherese.
Con la legge, le autorità ungheresi cercano di istituire un sistema che aiuti a “salvare” la costituzione ungherese. La Costituzione ungherese afferma che il matrimonio è un’unione “tra un uomo e una donna” e aggiunge che “la madre è una donna e il padre è un uomo”, il che implica che qualsiasi altro modello di adozione o educazione dei figli è vietato dalla legge. (fonte: Forbidden Colours)
Oltre alla segnalazione delle famiglie arcobaleno, la legge consentirà anche di segnalare in forma anonima “chiunque/qualsiasi cosa neghi o alteri il vero significato delle famiglie definite nella costituzione ungherese”.
In questo modo, il parlamento ungherese starebbe “recependo” la direttiva UE sulla protezione degli informatori. Ma è soltanto un trucco tecnico, per approvare una legge di persecuzione, di fatto una presa in giro dell’Unione Europea, dalla quale l’Ungheria sembra sempre più distante.
La legge appena approvata, così come quella che vieta di parlare di omosessualità e identità di genere ai minori, è ispirata alla legge anti-LGBT della Russia di Putin. A conferma che l’Ungheria è sempre più vicina a Mosca e sempre più lontana dall’Occidente e dall’Unione Europea.
Lo scorso Agosto Matteo Salvini, attuale ministro del Governo Meloni, disse che l’Ungheria di Orbàn è per l’Italia “modello sulla famiglia”.
La Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha più volte preso le difese dell’Ungheria di Viktor Orbán rispetto ai tentativi dell’Unione Europea di riportare il paese magiaro nel solco dello stato di diritto delle democrazie liberali. Il presidente ungherese è un alleato di Meloni in Europa ed è stato ospitato e acclamato alla festa Atreju di Fratelli d’Italia.
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