Il popolo del Family Day, la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni hanno ieri manifestato davanti Montecitorio, attaccando la legge contro l’omotransfobia e la misoginia che approderà proprio alla Camera dei deputati a fine luglio.
Se la Meloni ha incredibilmente osato dire che no, l’Italia non è un Paese che discrimina le persone omosessuali, Massimo Gandolfini, neurochirurgo e psichiatra nonché ‘padre’ del Family Day, ha motivato il proprio dissenso al DDL Zan. Con una precisazione. Perché loro, i cattoestremisti che puntualmente scendono in piazza solo e soltanto per manifestare contro i nostri diritti, NON sarebbero omofobi.
È in gioco la libertà democratica nel nostro Paese. È una falsità dire che questo popolo sia discriminatorio e omofobo. Noi vogliamo bene a tutte le persone nella maniera uguale soltanto per il fatto di essere persone, ma siamo convinti che il fondamento di una civiltà democratica sia la libertà di pensiero, di opinione e di manifestazione del pensiero. Sono solo le dittature che hanno creato il reato di opinione. E se passa questa legge è un bavaglio, è una legge antidemocratica, illiberale, liberticida. E per questo vogliamo combatterla. Vogliamo che il nostro popolo sia libero di pensare secondo la propria cultura e il proprio modo di vedere la vita. E una battaglia di libertà e di civiltà democratica.
Peccato che il ‘reato di opinione’ non esista, all’interno del DDL Zan, come Gandolfini, Meloni e Salvini ben sanno. Eppure continuano a sostenere questa falsità a mezzo stampa e social, h24, in modo che arrivi quest’unica menzogna agli occhi e alle orecchie dei propri elettori. Mentono sapendo di mentire, gridando persino alla censura mediatica nei loro confronti.
Simone Pillon, senatore leghista, si è infatti così lamentato della poca visibilità data alla manifestazione di ieri da parte di tg e quotidiani: “Solo alcuni giornali hanno parlato del flash mob di ieri a Montecitorio in difesa della libertà di parola, e molti di questi lo hanno fatto in modo da screditare i manifestanti. Eppure era pieno di giornalisti e di agenzie. C’era pieno anche di telecamere in piazza, e le interviste sono state innumerevoli, eppure ben pochi TG hanno riportato i servizi. Ci sono veglie in tutta Italia, eppure il media system preferisce parlare d’altro”.
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Questo individuo sarebbe più credibile se , con tutta la sua mala compagnia , avesse espresso una condanna almeno morale contro l’Abate Frochaux di Friburgo , Losanna e Martigny o quel prete , fuggito dalla Gemania e rifugiatosi ad Econe : accusato il primo e condannato il secondo per pedofilia.