Maura Healey e Tina Kotek sono due nomi che potrebbero fare la Storia tra le cariche istituzionali degli Stati Uniti. Le due hanno in comune l’essere in corsa per la posizione di governatrice alle prossime elezioni di metà mandato – dell’Oregon Kotek e del Massachussets Healey – e l’essere apertamente lesbiche.
Entrambe democratiche e impegnate nella politica da anni, insieme hanno collezionato non pochi primati. Tina Kotek è stata la prima donna apertamente lesbica ad essere nominata relatrice della Camera, mantenendo la carica dal 2013 a gennaio 2022. Maura Healey, invece, è diventata la prima procuratrice generale lesbica degli Stati Uniti nel 2014, quando ha vinto con il 63% dei voti.
Sia Healey che Kotek, stando ai recenti sondaggi, sono le favorite a vincere nei rispettivi Stati e, dovessero davvero vincere dopo martedì 8 novembre, sarebbero le prime governatrici apertamente lesbiche degli USA. Un traguardo non da poco, se si conta che hanno dovuto affrontare una campagna elettorale minata dalle continue leggi anti-LGBT che gli Stati conservatori hanno promosso negli scorsi mesi.
I loro programmi sono tradizionalmente democratici, concentrandosi su diritti riproduttivi e LGBTQ+, difesa delle minoranze e lotta al cambiamento climatico. La loro elezione sarebbe un momento di svolta, che darebbe un forte impulso alla rappresentazione queer all’interno delle istituzioni. La stessa Tina Kotek ha affermato che, finora, ci sono stati pochi candidati LGBTQ+ perché, come è noto, i palazzi del governo non hanno mai fiorito di quella diversità necessaria a ispirare a correre per le elezioni chi non fosse un uomo bianco ed etero.
Basti pensare che solo nel 2019 abbiamo visto eletto il primo governatore gay, quando Jared Polis ha assunto la carica in Colorado. Cosa che, fino a un decennio fa sarebbe stata impensabile.
Le cose, tuttavia e nonostante la situazione sempre più critica per la comunità LGBTQ+ in alcuni Stati, stanno cambiando. Uno studio dell’LGBT Victory Fund, un comitato di azione politica apartitico, ha mostrato come quest’anno ci siano in tutto più di 600 candidati alle urne. I dati risalgono al 21 febbraio 2022 e dimostrano come le elezioni di metà mandato presentino più candidati queer che mai.
«Almeno 101 persone si sono candidate o si stanno candidando per il Senato o la Camera degli Stati Uniti, con 96 ancora attivamente in corsa al 21 febbraio 2022. Ciò segna un aumento del 16,1% dei candidati LGBTQ al Congresso rispetto al ciclo elettorale del 2020, quando 87 persone si sono candidate»
Tina Kotek è consapevole della portata, simbolica e non, di queste elezioni. In una dichiarazione all’Oregon Public Broadcasting ha affermato: «Questa sarà una corsa a tre per la carica più alta del nostro stato, e questa sarà un’elezione diversa da qualsiasi cosa nessuno di noi abbia mai visto». Le due donne sono già conosciute dai gruppi di attivismo LGBTQ+, che hanno gioito alla notizia delle loro candidature e hanno fatto partire programmi e campagne a supporto delle due candidate.
Annise Parker, CEO dell’LGBT Victory Fund, ha così parlato di Maura Healey: «In qualità di procuratore generale, Maura ha utilizzato il potere del sistema legale per combattere l’epidemia di oppioidi, proteggere il nostro ambiente, salvaguardare i diritti LGBTQ e molto altro». La speranza è che la loro possibile vittoria possa aprire la strada per altre nomine a persone queer e che la lotta a livello istituzionale e legislativo diventi, così, più equa.
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