La Microsoft Corporation è un’azienda molto potete in tutto il mondo per la posizione di quasi monopolio che ricopre nel campo dell’IT. E il suo potere è, naturalmente, molto maggiore dove ha sede ovvero nello Stato di Washington, a Redmond. E’ per questo che la donazione di 100.000 dollari a favore dell’associazione Washington Families Standing Together per sostenere la campagna a favore del Referendum 71. Il prossimo mese, i cittadini dello stato di Washington saranno chiamati ad espriemrsi sulla possibilità che vengano estesi i diritti delle coppie gay che vivono in regime di Unione Civile.
A quanto pare la donazione di Microsoft è la più corposa, effettuata da una sola azienda, a favore dei diritti delle persone lgbt. Neanche dieci anni fa, se una coroporation del calibro di quella di Bill Gates avesse fatto una scelta del genere, avrebbe dovuto far fronte ad una pesante reazione negativa da parte dei conservatori e ad un possibile boicottaggio. E se anche questo tipo di reazioni sono ancora possibili, minacce di questo genere hanno perso di efficacia e non solo perché l’opinione pubblica ha, nel tempo, cambiato idea su temi come questo, ma anche perché in pochi hanno le conoscenze per evitare di usare i prodotti Microsoft, come la suite Office o il borwser Internet Explorer.
Ad essere sinceri, Microsoft si può a buon titolo annoverare tra le aziende palesemente gay-friendly. Grazie al lungo e paziente lavoro di lobbying dei dipendenti lgbt riuniti nel gruppo Gay and Lesbian Employees at Microsoft (GLEAM, attivo dal 1989), il colosso di Redmond ha incluso da tempo l’orientamento sessuale e l’identità di genere nelle sue politiche anti-discriminatorie e offre l’assicurazione sanitaria ai partner legati in unione civile ai suoi dipendenti. Il Referendum 71 si terrà il prossimo 3 Novembre e se la maggioranza degli elettori sarà a favore, lo Stato sarà costretto a riconoscere alle coppie gay tutti i diritti garantiti alle coppie eterosessuali, come l’adozione e i diritti che riguardano i figli.
E se le raccolte fondi dei due fronti opposti sono indicative, in qualche modo, di quela potrebbe essere il risultato del referendum, la comunità lgbt di Wasington ha di che stare tranquilla. Pare infatti che Washington Families Standing Together, l’associazione per i diritti delle coppie e delle famiglie gay, abbia raccolto 780.000 dollari e ne abbia spesi 200.000 per la campagna, mentre la contro parte, l’organizzazion Protect Marriage Washington si è fermata a 60.000 dolalri raccolti e appena 35.000 spesi.
Brutte esperienze del passato, però, suggeriscono prudenza fino al giorno dei risultati.
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