Un attacco menzognero e gratuito, quello lanciato questa mattina dalla CEI all’indirizzo del Governo, dove da mesi si lavora ad una legge contro l’omobitransfobia. A detta dei vescovi italiani una legge simile non solo non servirebbe ma porterebbe addirittura a ‘derive liberticide’. Parole pericolose perché completamente fuori dalla realtà politica in atto, come specificato dal relatore Alessandro Zan, che hanno suscitato reazioni varie. Arcigay, il Movimento 5 Stelle, GayLib e il GayCenter hanno duramente criticato la CEI, con Monica Cirinnà, senatrice DEM nonché madrina delle unioni civili all’italiana, che ha replicato loro con pochi ma fermi concetti.
Il discorso è semplicissimo: discriminazione e violenza non sono opinioni protette dall’articolo 21 della Costituzione. Di una legge che tuteli la comunità LGBT+ e tutte le persone dai crimini d’odio c’è molto bisogno. Si approvi in fretta la legge contro omofobia, con coraggio.
Essenziale, ineccepibile. Chi festeggia le parole della CEI, neanche a dirlo, sono i più celebri cattoestremisti d’Italia. “Caro Conte (e caro Pd e caro Renzi), contro milioni di cattolici non si legifera. Da oggi politicamente quel ddl non esiste più, gli ascari grillini della nota lobby se ne facciano una ragione”, scrive Mario Adinolfi sui social.
“Bene i Vescovi italiani!!!”, continua il senatore leghista Simone Pillon. “Non serve nessuna legge sull’omofobia. I progetti di legge Zan Scalfarotto Boldrini e altri vanno ritirati. ll Governo e il Parlamento tengano conto della preoccupazione dei vescovi sulla deriva liberticida in corso. Già oggi il codice penale punisce atti di violenza e discriminazione. È molto pericoloso e discriminatorio limitare la libertà di tutti per privilegiare le ideologie di pochi”.
Peccato che in una repubblica laica e aconfessionale come la nostra, perché questo siamo, la presa di posizione dei vescovi italiani dovrebbe tendenzialmente entrare da un orecchio e uscire dall’altro. Le parole del Capo dello Stato Sergio Mattarella pronunciate poche settimane fa a favore di una legge, valgono 10, 100, 1000 comunicati stampa CEI.
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Un cattolicissimo Presidente della Repubblica che portava sempre una lunga sciarpa bianca, rispose ad un giornalista a proposito dell’ingerenza della CEI : ” tutto il rispetto loro dovuto , ma non sono organi istituzionali” .
pienamente in accordo con la Cirinna’..
Questa CEI e’ tutto tranne quel che dovrebbe essere…….
Ne’ dovrebbe mettere bocca negli affari interno dello Stato Italiano che e’ laico.
Abbiamo una Costituzione.
Se volevamo il vostro parere saremmo rimasti nello Stato Pontificio.
Si tenga la Religione lontana dalla politica.
Islam docet……
RICORDIAMO ALLA CIRINNA’ CHE proprio xchè siamo in una repubblica laica , non esiste ancora il reato D’OPINIONE. DOPO DI CHE LA VIOLENZA è VIOLENZA A PRESCINDERE.DOPO DI CHE SE IO non voglio parlare con qualcuno, non lo voglio salutare , non lo voglio assumere, non voglio andare nel suo negozio , non lo invito a cena , sono solo libere scelte d’opinione personale.purche’ non incorra in un reato penale Che ESISTE MA è RAPPORTATO A TUTTI GLI INDIVIDUI.