Cinque mandati da consigliera comunale. Due legislature da senatrice della Repubblica italiana. Paladina dei diritti civili in Italia. Monica Cirinnà, dopo 20 anni di politica, sta valutando se candidarsi alle primarie del Pd per le elezioni comunali di Roma, che si terranno il prossimo anno. Monica Cirinnà potrebbe essere la candidata dem per il Campidoglio. È solo un’idea, per il momento:
Sto valutando se partecipare alle primarie, che auspico di tengano. Sosterrò chiunque le vincerà.
Nulla è ancora certo, manca poco meno di un anno alle elezioni in Roma Capitale, ma tutti i partiti si stanno già preparando. Se per il momento è certa solamente la ricandidatura della prima cittadina per il Movimento Cinque Stelle, Virginia Raggi, oggi arriva anche la prima possibilità da casa Pd.
Monica Cirinnà: “non una sfida tra cattolici e laici”
Come ha raccontato in un’intervista a Il Tempo, la senatrice auspica a raccogliere il consenso da un’area trasversale, sia dentro che fuori il Pd. Non una battaglia tra laici e cattolici, anche se quest’ultimi non sempre l’hanno appoggiata per la sua legge sulle unioni civili.
La questione non è la sfida cattolici contro laici. Penso di poter rappresentare un’area trasversale, dentro e fuori il Pd, che si occupi di diritti civili e sociali, che sono un tutt’uno.
Ma Monica Cirinnà pensa a un programma che accolga più pensieri, più idee, più posizioni. Con già degli obiettivi da portare a termine:
Manutenzione: pulizia, cura del verde, illuminazione pubblica, buon funzionamento del trasporto urbano, con grande attenzione alle aree più fragili. Lavoro: che vuol dire rilanciare ogni possibilità di occupazione per i romani e creare le condizioni per far rimanere i laureati a Roma. Visione: Roma deve riprendersi il suo ruolo in Italia e nel mondo. Per questo propongo a tutti i cittadini di firmare subito una “pax romana”. Anche chi perderà le elezioni dovrà fare un leale gioco di squadra per chiedere a Governo e Parlamento la piena attuazione della riforma dell’ordinamento di Roma Capitale.
Punta a un 40% di romani indecisi, insoddisfatti dalle amministrazione di centro-destra, di centro-sinistra e dal M5s.
Per vincere, non dobbiamo solo sottolineare le grandi mancanze di questa sindaca, ma concentrarci i positivo per recuperare le romane e i romani delusi. […] A Roma c’è un 40% di indecisi e delusi, anche elettori grillini. È a quell’elettorato che dobbiamo parlare.
Sa però che dall’altra parte avrà un centro-destra potente. Su quest’ultimo, Fernando Magliaro (l’intervistatore) le chiede se c’è una parte della destra che le piace. Per Monica Cirinnà, c’è.
Quella liberale, di Carfagna, di Prestigiacomo, di colleghe con co lavoro oggi per trovare un’intesa sulla legge contro l’omofobia. Una destra liberale, legata anche al mondo cattolico democratico.
Basterà aspettare i prossimi mesi per sapere se la paladina dei diritti civili si candiderà per diventare la prima cittadina di Roma Capitale.
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Anche NO ROMA HA È STATA DISTRUTTA DALLE GIUNTE DI SINISTRA, da Rutelli in poi ... Poi la Raggi ha dato il colpo di grazie LA SINISTRA NON È CAPACE A GOVERNARE ROMA!, Ovviamente è un parere personale