Anche Palermo tornerà in piazza quest’estate con un nuovo Pride, sabato 9 luglio. L’Onda rainbow tricolore si ingrossa di giorno in giorno, con il capoluogo siciliano a trainare una regione che vedrà altre 4 città scendere in strada, ovvero Ragusa, Alcamo, Catania e Siracusa.
“Riprendiamoci la città“, tuonano gli organizzatori, recentemente scossi dalla scomparsa di Letizia Battaglia, da sempre accanto alla comunità LGBTQIA+. Letizia c’era alla Prima Giornata dell’Orgoglio Omosessuale nel 1981 ed è stata madrina del Palermo Pride nel 2018. “Abbiamo più volte sognato una campagna fotografica da realizzare insieme: purtroppo non ci siamo riuscitə“, ricordavano sui social lo scorso 14 aprile.
Nel 2018 in 50.000 parteciparono al Palermo Pride, mentre nel 2019 divenne virale l’immagine di una drag queen e un poliziotto, nel cuore del corteo.
D’altronde Palermo è intrisa di storia LGBTQ nazionale. Proprio qui, il 9 dicembre 1980, nasce Arcigay, sull’onda emotiva del duplice omicidio di Giare. Giorgio Agatino Giammona e Antonio Galatola vennero uccisi il 17 ottobre del 1980. A sparare alla coppia fu il nipote tredicenne di Toni, che sarebbe stato obbligato dai due a compiere tale gesto per sottrarsi alla “vergogna” che la loro condizione di omosessuali, in quel periodo storico, procurava a loro stessi e alle loro famiglie. Una storia che diventerà presto film con Beppe Fiorello alla regia.
Il 9 luglio, giorno del Palermo Pride, scenderanno in strada anche Brescia, Viterbo e Como.
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