Dopo le assurde parole di don Livio, direttore che solo pochi giorni fa aveva etichettato il Coronavirus come un “progetto del demonio che attraverso menti criminali prepara un colpo di Stato sanitario o massmediatico“, Radio Maria torna a far parlare di sè grazie ad un articolo pubblicato sul proprio sito, in realtà estratto da La Nuova Bussola, a firma Tommaso Scandroglio. Secondo costui, udite udite, l’Europa starebbe usando il Covid per ‘imporre ‘l’agenda LGBT’
Ovviamente ci si riferisce alla prima strategia LGBT presentata solo pochi giorni fa, ma qui riletta con altri occhi. Scandroglio parla di “indebita intromissione negli affari di ciascuno Stato membro, ossia di una ingiustificata invadenza di campo in settori di competenza nazionale e non di spettanza della Commissione“. A detta del giornalista, ed evidentemente di Radio Maria che rilancia l’articolo, sotto c’è “del marcio”. Questo perché il Centro Studi Livatino fa notare come il il Parlamento europeo e il Consiglio europeo non potrebbero istituire il reato di “omofobia”, perché esulano dalle loro competenze.
Anche sul campo matrimoniale, poi, l’Europa non potrebbe “sostituirsi agli Stati membri in tema di famiglia e di scuola“. Sul capitolo finanziario per ‘iniziative arcobaleno‘, infine, l’Europa non potrebbe ‘ricattare’ gli Stati UE (“o appoggiate le politiche LGBT oppure chiudiamo i rubinetti dei finanziamenti agli Stati“), perché non sarebbe previsto in alcun modo nel Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
“Voler poi succhiare risorse previste dal Recovery Fund e destinate a commercianti, imprenditori, industriali, famiglie, pazienti, ospedali e centri di ricerca per destinarle ad iniziative LGBT perché, così scrive la Commissione, «la crisi COVID-19 ha colpito in modo sproporzionato le persone LGBTQI vulnerabili», ha dell’incredibile“, scrive Scandroglio, perché la commissione non avrebbe offerto “nessuna prova che il Covid abbia colpito in modo particolarmente duro omosessuali e transessuali“.
“Le lobby LGBT e la Commissione europea dovrebbero stare serene“, conclude l’autore del pezzo. “Il Covid-19 non discrimina nessuno, non distingue per orientamento sessuale e “identità di genere”. È un virus quantomai inclusivo. In definitiva l’operazione della Commissione europea ha chiaramente un’impronta ideologica: si tolgono risorse per assumere medici e infermieri con l’intento di assegnare queste risorse per organizzare gay pride“.
Una lettura a dir poco gratuita e indirizzata alla pura e semplice istigazione all’odio chiaramente improponibile. Marchiata anche Radio Maria.
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Onestamente non capisco perché dare tanto spazio e visibilità a simili deliri complottisti catto-omofobi che dovrebbero restare relegati nei peggiori anfratti del web. Tra l'altro magari l'UE potesse davvero "imporre un'agenda LGBT" agli stati membri! Magari! A quest'ora in Italia avremmo già tutte le tutele legali del caso e la piena uguaglianza rispetto alle persone etero-cisgender e non sarebbe possibile l'omotransfobia di stato di Ungheria e Polonia, che in questo momento stanno vergognosamente bloccando il Recovery Fund e tenendo in scacco il resto dell'Europa. Esattamente il contrario di quanto propagandato dai folli di Radio Maria.