Ha fatto a dir poco clamore la visita di Elon Musk a Palazzo Chigi, nella giornata di ieri, con tanto di foto ricordo abbracciato a Giorgia Meloni. Un rumore dettato dall’ipocrisia di questo governo, che tra pochi giorni farà sbarcare in aula a Montecitorio una legge che possa tramutare la gestazione per altri in “reato universale”, quando proprio Musk, uomo più ricco del mondo, è due anni fa diventato padre grazie proprio alla GPA.
Ne abbiamo dato notizia nella giornata di ieri, con lo sdegno presto esploso oggi on line. Riccardo Magi di +Europa ha così pensato di scrivere allo stesso Musk, via Twitter, per avvisarlo del “pensiero unico” e smaccatamente ipocrita della destra italiana.
“Caro Elon Musk,
Lei lo sa che il nostro Primo Ministro, Giorgia Meloni, la considera un criminale internazionale? Il suo partito, Fratelli d’Italia, ha proposto una legge che renderebbe la maternità surrogata un reato universale, punendo non solo i cittadini italiani ma anche i cittadini stranieri che, come lei, hanno utilizzato questa tecnica riproduttiva, come nel caso di sua figlia Exa. Fortunatamente sono stati approvati alcuni emendamenti alla legge attualmente in discussione in parlamento. Però se fosse stato approvata nella sua forma originaria, solo incontrando la Meloni in Italia lei avrebbe rischiato l’arresto immediato appena messo piede nel Paese. Visto che lei ha mostrato interesse per la questione della denatalità in Italia, ero curioso di sapere se Giorgia Meloni le avesse accennato a questa sua idea radicale.
Cordiali saluti,
Riccardo Magi”.
Da parte di Musk, per ora, nessuna replica, così come nessuna replica è arrivata dalla premier, dal suo partito e dalla sua maggioranza di governo, che da mesi non fa altro che (s)parlare notte e giorno di gestazione per altri demonizzandola h24 per poi far finta di niente dinanzi all’arrivo dell’uomo bianco, ricco, famoso e di destra, appena diventato papà per l’ottava volta proprio grazie alla cosiddetta ‘maternità surrogata’. Un uomo da lodare, accogliere come se fosse un Capo di Stato e abbracciare sorridendo in camera, evidentemente senza provare alcun tipo di vergogna.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.