Intervistata da Peter Gomez nel corso di La Confessione, in onda questa sera alle ore 22:45 su Nove, Eugenia Roccella, ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità nel governo Meloni, ha proposto una ‘sanatoria’ per i bambini nati con gestazione per altri in Italia.
“Dovremo pensare a una sorta di sanatoria per i bambini nati prima che entri in vigore la legge che rende reato universale la maternità surrogata”. “Si tratta di una soluzione legale, che non sia un modo per aggirare la legge valida da quando ci sarà la nuova norma per la perseguibilità dell’utero in affitto anche per chi lo fa all’estero, visto che in Italia è già vietato per fortuna”.
Parole che hanno suscitato l’immediata reazione di Alessia Crocini, presidente di Famiglie Arcobaleno che via Ansa ha tuonato: “I nostri figli non sono villette abusive a cui si può applicare una sanatoria. Sono cittadini italiani privi di diritti elementari di cittadinanza che qualunque Paese dovrebbe garantire. La sanatoria è trattare i nostri figli come un abuso e frutto di una illegalità, quando questi bambini sono nati all’estero dove la pratica della Gpa è legale e quindi non devono subire questo trattamento. È una cosa indegna detta da una ministra della Repubblica che dovrebbe garantire l’articolo tre della Costituzione che vede tutti i cittadini uguali per legge“.
Parole di fuoco da parte di Crocini, che solo 24 ore prima aveva dato pubblicamente della bugiarda alla ministra sul fronte stepchild adotpion, a detta di Roccella pratica da portare a termine in massimo 3 mesi.
“Intanto non esistono soltanto i figli nati da Gpa ma esistono anche i figli delle coppie di donne, 33 bambini a cui vengono tolti una dei due genitori“, ha aggiunto Crocini. “Quindi non esistono sono i figli dei padri. So che alla Roccella non piacciono le donne, in senso politico, visto come tratta le femministe. Ma esistono anche le coppie di mamme. Una sanatoria significa accettare una cosa non vera perchè questi bambini quando sono nati per gestazione per altri, sono nati in Paesi in cui la gpa è legale”. “Roccella la dovrebbe smettere di dire bugie. Ha sostenuto che in Italia per fare la stepchild ci vogliono tre mesi. Un bambino napoletano di un anno e mezzo, figlio di nostre socie, è ricoverato in ospedale ed una malattia oncologica da quando aveva 20 giorni. Le sue mamme hanno provato a fare la stepchild hanno avuto il primo appuntamento al tribunale dei minorenni di Napoli dopo un anno. E su sollecitzione dell’avvocato che ha fatto presente che ha una grave malattia non c’è stato niente da fare. Intanto questo bambino può avere una sola madre perchè l’altra non può dare il cambio perchè non le fanno fare le notti e perchè non può firmare il consenso informato per le cure salvavivta. Ci dicesse in faccia la Roccella che ci vogliono solo tre mesi, si deve vergognare… è una bugiarda…venisse a denunciarmi“.
Immediato anche il commento di Alessandro Zan, deputato Pd:
“Roccella parla di “sanatoria” verso i figli già nati delle famiglie arcobaleno. Ma si rende conto che si sta riferendo a vite, a bambine e bambini in carne e ossa, e non ad abusi edilizi da condonare? È urgente una legge che riconosca diritti, non un condono, non una sanatoria”.
Nella giornata di ieri la Corte Europea dei diritti umani ha respinto il ricorso che alcune coppie omosessuali avevano intrapreso contro l’Italia, in cui si chiedeva di condannare il nostro paese, perché non permette di trascrivere all’anagrafe gli atti di nascita legalmente riconosciuti all’estero per bambini nati attraverso maternità surrogata. La motivazione fornita dalla Corte Europea sottolinea che mancano i requisiti di impossibilità per avvallare un’opposizione ai provvedimenti del Governo Italiano.
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