È La Verità di Maurizio Belpietro, nella giornata di ieri, ad andare in edicola con un presunto scoop in prima pagina. “Il fidanzato di Rocco Casalino segnalato all’antiriciclaggio“. “Il cubano, compagno del portavoce di Conte, finito sotto controllo per ‘scommesse’ in borsa con una carta di credito alimentata anche dal conto corrente dell’ex volto del Grande Fratello“.
Josè Carlos Alvarez, da sei anni fidanzato di Rocco, ha fatto operazioni di compravendita on line, azioni. Nulla di illegale. Ma i suoi movimenti, pari a 150.000 euro, hanno insospettito l’Ufficio antiriciclaggio della Banca d’Italia. Scottante e ovvio il quesito. Josè, che comprava e vendeva azioni, giocava di testa propria o sfruttava riservate informazioni in arrivo dal compagno portavoce del premier?
Apriti cielo. Passate poche ore, lo stesso Casalino è dovuto intervenire con un comunicato stampa ufficiale, che ha ridefinito l’intera vicenda e messo probabilmente un punto allo scoop de La Verità.
Jose Carlos Alvarez è vittima del trading online. Durante il periodo del lockdown, Alvarez è stato attirato da un sito di trading on line. Il call center di una società ricollegabile al sito lo chiamava più volte al giorno fornendogli suggerimenti su dove e come investire, con la prospettiva di un guadagno facile e sicuro. La situazione è degenerata fino a sconfinare in un meccanismo simile a quello del gioco d’azzardo e della ludopatia, condizione che spiega il continuo passaggio in modo compulsivo di soldi dal suo conto alla carta prepagata con cui faceva transazioni sul sito (da qui, presumibilmente, la segnalazione alla Banca d’Italia). Alvarez è arrivato a perdere in solo 2 mesi 18mila euro dei suoi risparmi. Preciso che Alvarez non ha mai acquistato titoli italiani o collegati all’attività di governo. In alcun modo la mia persona è ricollegabile a questa sua attività. Infatti, non ero al corrente di quanto stesse accadendo né ho mai condiviso con lui informazioni riservate. L’unica informazione che avevo era che stesse seguendo un corso di trading online, che era diventata una sua passione, non che stesse consumando i suoi risparmi. Alvarez disponeva di 25 mila euro sul conto, chiesti alla banca come prestito per poter aprire un suo piccolo sushi bar. A questo progetto del sushi bar ero intenzionato a partecipare io stesso con un piccolo investimento. Opportunità, questa, accantonata a causa del lockdown e ora del tutto sfumata con le perdite avute con il trading on line. I trasferimenti di denaro dal mio conto al suo non hanno nulla a che vedere con il trading. Si tratta di piccole somme: parliamo di cifre pari a 20-30-40 euro, e rappresentavano il normale e quotidiano contributo alle spese di gestione della casa (spese alimentari, per la casa o per la cura del cane); contribuivo per aiutare sua mamma con massimo 100 euro diverse volte in un mese che lui girava tramite l’altra prepagata alla madre che vive a Cuba con soli 20 dollari mensili dati dal governo. Sono in possesso inoltre di tutta la documentazione che attesta quanto sopra. Anche alla luce della difficile fase della mia relazione con Alvarez, chiedo che venga rispettata la mia privacy.
Una storia in crisi, confessa Casalino, che ha poi precisato a La Verità come “stavo andando in ferie senza di lui, perché diceva di non avere il denaro per pagarsele. Io ho obiettato: “Ma come, se hai 30.000 euro sul conto?”. Risposta: “Mi servono”. E invece, come ho scoperto oggi, non voleva ammettere che aveva perso tutti i suoi soldi. Ma io le ferie non gliele pago, non è giusto“.
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Da tanta melma esce solo un dato positivo ( si fa per dire) : la quasi normalità , naturalezza , che un " Signorini " qualsiasi potrebbe scrivere su una rivista da parrucchiere . Come diceva l'aforisma di O.Wilde? L'importante è che se ne parli dell'esistenza di normali coppie omosessuali.
La Verità ci aveva abituati ad articoli che sprizzavano omofobia da tutti i lati e invece devo dire che l'articolo è piuttosto corretto, ovvero ha lo stesso tenore che avrebbe se si parlasse di una coppia etero. Ovviamente il fine dell'articolista è tutto politico ma in passato un caso del genere era l'occasione per tirare fuori tutti i più squallidi luoghi comuni contro i gay. E' un segno che i tempi cambiano.