Mentre il dibattito sulle atlete trans nello sport prosegue, con la FINA che ha già bandito le nuotatrici transgender e Fifa e Atletica pronte a fare altrettanto, a Roma, grazie alla polisportiva Atletico San Lorenzo, ha preso forma un torneo per tutti gli atleti, cisgender e/o transgender che siano.
Promosso in collaborazione con ANPI e Libera Repubblica di San Lorenzo, il torneo “Finchè vita non ci separi” contro la violenza di genere ha celebrato lo scorso venerdì 15 luglio la sua V edizione, nel centro sportivo “Cavalieri di Colombo”. L’iniziativa coinvolge ogni anno circa 200 ragazze provenienti da tutta la città, che si cimentano in sport come calcio, pallavolo, pallacanestro.
Quest’anno la manifestazione si è arricchita grazie alla presenza dell’associazione transgender Gender X, che segue all’idea di aprire il torneo a tutte le persone transgender e non binarie. Hanno partecipato circa 20 atleti trans FtM, tra cui anche Leonardo, giocatore di tennis appena laureatosi in scienze motorie che ha raccontato negli interventi introduttivi le problematiche derivanti dal regolamento della Federazione del Tennis, non ancora adeguato alle nuove linee guida del Comitato Olimpico del novembre 2021.
Tra i discorsi introduttivi, la presidente della sezione locale dell’ANPI Adriana Via si è spesa in un lungo ricordo della partigiana Tina Costa, scomparsa nel 2019, ricordandone la sua partecipazione al Roma Pride del 2018 e il calcio d’inizio dato in occasione della prima edizione del torneo, svoltasi nel 2017. Da allora, il calcio d’inizio è stato affidato a bambine e bambini delle giovanili della polisportiva: quest’anno è toccato ad Aurora, Sara e Lorenzo.
“Abbiamo bisogno di un mondo che si trasformi nel privato e nel pubblico – ha ribadito Maria Vittoria (Mavi) dell’Atletico San Lorenzo al microfono – dove gli stereotipi di genere siano superati, dove il binarismo di genere sia superato. In cui il linguaggio con cui si nominano le cose, tra cui la violenza, sia cambiato dalle persone che vivono quelle storie e quelle oppressioni e non imposto da chi queste storie non le conosce, dall’alto di un privilegio”.
Nel weekend Lia Thomas è stata candidata atleta donna dell’anno dall’Università della Pennsylvania, mentre negli Usa gli Stati a guida repubblicana si affannano a proporre leggi transfobiche ai danni delle atlete trans. Lo stesso Donald Trump ha annunciato il divieto nazionale, nel caso in cui dovesse tornare alla Casa Bianca.
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