Un bacio tra due persone dello stesso sesso. Un’immagine improponibile in Russia, soprattutto se si tratta di una pubblicità. I due video incriminati fanno parte dell’ultima campagna pubblicitaria firmata Dolce e Gabbana e mostrano appunto due uomini e due donne che si baciano. Questo ha fatto infuriare l’opinione pubblica, e in particolare un parlamentare membro di Russia Unita, il partito di Vladimir Putin e attualmente al governo.
Il deputato Mikhail Romanov Valentinoviсh ha infatti chiesto l’intervento del pubblico ministero per la rimozione dei video dai social network. Nel giro di pochi giorni, il pubblico ministero di San Pietroburgo ha impugnato la richiesta, ordinando così la rimozione dei post di Dolce e Gabbana in tutti i social della Russia.
Russia e magistratura uniti contro Dolce e Gabbana
Una richiesta che non ha visto tanta resistenza: le immagini violano la legge che vieta la propaganda LGBT in tutto il Paese, e secondo la Polizia russa “contengono informazioni che rifiutano i valori della famiglia e propagandano rapporti sessuali non tradizionali“. Nel giro di una settimana, i post dovevano essere oscurati, ma in realtà sono ancora presenti in rete, poiché la burocrazia ha bloccato la richiesta: non sono pervenuti i documenti necessari. Il procedimento riprender il 7 giugno, se vi sarà la documentazione prevista.
La pubblicità social di Dolce e Gabbana prevedeva due post diversi. Uno ritraeva una coppia di donne che si baciavano, mentre nell’altro i protagonisti del bacio erano due uomini. La campagna promozionale era stata realizzata contro le discriminazioni sessuali, all’interno del progetto “Love is Love” di D&G in occasione di San Valentino, e sosteneva per l’appunto anche l’associazione Trevor Project, la quale da anni è attiva per prevenire il suicidio nei giovani LGBT.
Ironia della sorte, la Russia se l’è presa proprio con due stilisti omosessuali spesso criticati dalla stessa comunità LGBT, sostenendo che l’unica famiglia è solo quella tradizionale, definendo i bambini nati tramite GPA come “sintetici”, mentre nel 2017 Stefano Gabbana aveva dichiarato di non voler essere definito gay.
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