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Oltre a Diodato, c’è un altro vincitore del Festival di Sanremo 2020

Abbiamo il vincitore della settantesima edizione del Festival di Sanremo! Ma abbiamo anche un altro vincitore, quello morale.

achille lauro
2 min. di lettura

Ogni anno, a seguito dell’ultima serata sanremese, saltano fuori i critici che non sono d’accordo con la classifica e con il vincitore. Ogni anno, si critica il sistema di votazione. Ogni anno, si parla di un vincitore morale del Festival. E a Sanremo 2020, la sua settantesima edizione, il vincitore morale non può essere che uno: Achille Lauro.

Se tra qualche mese ci chiedessimo cosa ricordiamo di questo Festival, non potremmo che citare le serate infinite che hanno sfiorato le 2:30 del mattino. Non potremmo non citare gli show di Fiorello, il tono colloquiale e amichevole di Amadeus, uno spettacolare Tiziano Ferro. E il trash del nostro Achille Lauro. Al pari di una canzone che può piacere o no, chi meglio di lui è riuscito a lanciare un messaggio?

Il vincitore morale di Sanremo 2020: Achille Lauro

Diodato ha conquistato pubblico, e non si può dire che non sia una vittoria meritata. Molti altri concorrenti lo hanno seguito guadagnandosi gli applausi del pubblico, e non solo quelli presenti nella top 3. Ma Achille Lauro ha puntato anche su un messaggio da trasmettere al pubblico.

Lo abbiamo visto nei panni di San Francesco nella serata di martedì, vestito da David Bowie nella serata dei duetti e delle cover, è stata poi la volta della Divina Marchesa Luisa Casati Stampa e, nell’ultima serata appena trascorsa, travestito da Elisabetta I Tudor. Ha detto no ai canoni di una società etero normativa, truccandosi, indossando i tacchi e abiti da donna, baciando sulla bocca il suo chitarrista che lo accompagnato durante queste 5 serate. E’ andato oltre alla canzone, e ha scelto di usare la sua immagine come un inno alla libertà. Se ne frega (come il titolo della sua canzone) del giudizio degli altri, perché vuole dimostrare di essere libero.

E proprio per il suo personaggio trash, stravagante, sicuramente inaspettato, Achille Lauro si merita la vittoria morale, poiché ha trovato il modo per far parlare di sé, di essere popolare, di aver “fatto la sua parte” in un Sanremo puntato sulle donne, sulla violenza, e sulle diversità.

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