“Sono il Pop. Presente, passato. Tutti, Nessuno. Universale, censurato”. Dopo gli omaggi al glam rock e al rock ‘n’ roll, Achille Lauro ha celebrato sul palco dell’Ariston la musica pop. Nel corso della terza serata del Festival, il performer si è presentato al centro della scena completamente rivestito da una vernice argentata, sopra la base di una colonna. Dall’aspetto quasi apollineo, Achille Lauro ha cantato Penelope, brano tratto dall’album Pour l’amour, insieme ad Emma.
Prima dell’esibizione, l’attrice Monica Guerritore ha recitato un monologo interpretando le parole della mitologica moglie di Ulisse, archetipo dell’attesa e di fedeltà coniugale. Notevole lo stage, con un Ariston arricchito da elementi di arredo di richiamo neoclassico ed alberi di alloro, il laurus. Che non a caso si mescolano con il Lauro in carne ed ossa, che su Instagram ha celebrato così il genere musicale del pop:
Sono il Pop.
Presente, passato.
Tutti, Nessuno.
Universale, censurato.
Condannato ad una lettura disattenta,
Superficiale.
Imprigionato in una storia scritta da qualcun altro.
Una persona costruita sopra la tua persona.
Divento banale, mi riducono ad un’idea.
Antonomasia di quelli come me.
Rinchiudere una persona in un disegno.
Ma io ero molto di più.
Il pregiudizio è una prigione.
Il giudizio è la condanna.
Dio benedica gli incompresi.
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