In occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, l’Università Sapienza di Roma ospiterà un momento di discussione e confronto sul contrasto delle discriminazioni e della violenza rivolte all’orientamento sessuale e all’identità di genere.
Un incontro dedicato all’uso del linguaggio come strumento di esclusione, discriminazione, ostilità, perché le parole costituiscono la realtà, e quando il discorso promuove l’odio finisce per produrlo. È dunque importante sapere che le parole che utilizziamo – spesso senza pensarle, senza sceglierle – per rivolgerci alle altre persone e indicare altre identità, non sono solo di chi le pronuncia. Nella società così come nella comunità accademica è sempre più urgente costruire un clima in cui tutte le persone possano sentirsi riconosciute, incluse e rispettate nelle loro unicità. Perché come diceva il filosofo Montaigne, “la parola è per metà di chi parla e per metà di chi ascolta”.
“Non c’è identità senza dignità“, conclude l’invito ufficiale all’evento, aperto a tuttə.
Alle ore 12:00 del 17 maggio, saranno presenti in aula Odeion, edificio di Lettere in Piazzale Aldo Moro 5, la rettrice della Sapienza Antonella Polimeni, la delegata della Rettrice per le Pari Opportunità e presidente del Comitato unico Giuliana Scognamiglio, il Coordinatore del Comitato tecnico scientifico sulla diversità e l’inclusione Fabio Lucidi. A coordinare l’incontro Vittorio Lingiardi, del Dipartimento di Psicologia dinamica, clinica e salute e Senior Research Fellow della Scuola superiore di studi avanzati Sapienza. All’incontro interverranno Luigi Manconi, Marilena Grassadonia, Viola Lo Moro, Simone Alliva, Monica Cristina Storini, Annammaria Speranza, Cristina Prenestina ed Elliott Perticone.
Il mese scorso la Sapienza è risultata la prima tra le università italiane nella classifica internazionale del Center for World University Rankings.
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