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Spagna, proposta di legge per vietare le terapie di conversione con multe fino a 150.000 euro

Una proposta di legge che andrebbe ad ampliare anche i diritti delle persone transgender.

Spagna, proposta di legge per vietare le terapie di conversione con multe fino a 150.000 euro - spagna madrid 1 - Gay.it
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In Spagna il Governo è al lavoro su una legge che andrebbe a colpire le cosiddette “terapie riparative”, con multe fino a 150.000 euro per chi le promuove. Il Ministero per le Pari Opportunità guidato da Irene Montero ha parlato di una proposta di legge ancora in bozze, comprendente anche proposte specifiche sulla violenza intra-genere nelle coppie dello stesso sesso.

La bozza, secondo quanto riportato da EuroWeekly, definisce le pericolosissime terapie come “la pratica di metodi, programmi e terapie di avversione, conversione o contro-condizionamento” volte a modificare l’orientamento sessuale, l’identità di genere o l’espressione di genere delle persone. Se approvata, le terapie diventerebbero grave reato penale, anche se effettuate con il consenso della persona o del suo legale rappresentante.

Tra le proposte presenti in bozza, anche multe fino a 10.000 euro per qualsiasi professionista o impresa che discrimina qualcuno a causa del proprio “orientamento sessuale, identità di genere, espressione di genere o caratteristiche sessuali”. Sarebbero vietati anche libri di testo nelle scuole che “presentano le persone come superiori o inferiori in termini di dignità umana in base al loro orientamento sessuale, identità di genere, espressione di genere o caratteristiche sessuali”. Proposta anche una protezione per le persone intersessuali, nei confronti di persone nate con organi riproduttivi sia maschili che femminili, o “che non corrispondono a nozioni socialmente stabilite di corpi maschili o femminili”.

La legge andrebbe inoltre ad ampliare i diritti delle persone transgender, con un’autodeterminazione della propria identità di genere per i maggiori di 16 anni  senza la necessità di “modifiche all’aspetto o delle funzioni del corpo attraverso procedure mediche, chirurgiche o di altra natura”, permettendo infine alle persone trans “con capacità di gestazione” di accedere alla riproduzione assistita.

All Out ha ufficialmente  chiesto alla Commissione Europea di bandire le terapie riparative, con oltre 50.000 firme ad oggi raccolte.

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