Esattamente 10 anni fa Zachary Quinto, oggi splendido 42enne, faceva coming out dalle pagine del New York Magazine. All’epoca l’attore era sul palco teatrale di Angels in America, in cui indossava gli abiti di un ragazzo che abbandona il compagno dopo che scopre di essere sieropositivo.
“Come uomo gay“, scrisse all’epoca Zachary, “mi fa capire che c’è ancora molto lavoro da fare e ci sono ancora così tante cose che hanno bisogno di essere osservate e affrontate“. All’epoca Quinto era già una celebrità, avendo preso parte alla serie tv Heroes e al reboot di Star Trek interpretando l’iconico Spock. Negli anni a seguire il divo ha sempre difeso con orgoglio quel coming out, rivendicando l’importanza della totale visibilità.
Quello era un momento in cui molti giovani ragazzi gay si suicidavano in tutto il Paese a causa del bullismo. Si stava verificando un’enorme ondata di suicidi da parte di adolescenti. Mi sentivo come se avessi un obbligo. Avendo goduto di una certa popolarità e di un certo successo, sentivo come se l’ipocrisia fosse troppa da dover sopportare, per godermi questa vita che avevo creato per me stesso senza riconoscere la mia identità di uomo gay. Mi sentivo come se stessi attivamente danneggiando questo gruppo di giovanissimi che avrebbero potuto trarre beneficio dal mio coming out.
Fortunatamente per Quinto, il suo coming out non fu propriamente un ‘suicidio professionale’. Già nel 2015, dalle pagine del The Telegraph, l’attore rivelò: “Lavoro più ora di quanto facessi quando ero nascosto nell’armadio, sto interpretando una gamma e una varietà di ruoli molto più ampia di quanto avessi mai fatto prima di fare coming out”.
Tornato single dopo sei anni d’amore con Miles McMillan, Zachary si è fatto vedere su Netflix nel 2020 con The Boys in the Band di Ryan Murphy, senza dimenticare la serie NOS4A2 e il doppiaggio nelle serie animate Big Mouth e Invincible. In attesa di vederlo sul set del nuovo Star Trek, Quinto doppierà anche un papà gay nella serie animata Disney The Proud Family: Louder and Prouder, per poi girare il pilot di Biopunk e l’horror Abandoned.
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