“Questo mese dei Pride celebriamo tutti i creators LGBTQ+ che hanno fatto coming out e che si mostrano con orgoglio sulla nostra piattaforma quando vanno in diretta. Siate pronti per vedere in evidenza creators LGBTQ, eventi speciali, merchandising a tema Pride e molto altro”. Questa è la didascalia che la piattaforma di livestreaming, dedicata principalmente allo streaming di videogiochi, ha pubblicato nell’ultimo post di Instagram.
Una delle iniziative principali dell’azienda è stata l’introduzione di oltre 350 nuovi tag, che si aggiungono al tag di successo LGBTQIA inserito qualche anno fa. Gli utenti da ora, quindi, potranno utilizzare sul sito tag relativamente a genere, orientamento sessuale, etnia, salute mentale e molto altro.
Dal 4 al 6 giugno su Twitch saranno trasmessi in streaming anche i concerti di OutLoud: Raising Voices che si svolgono al Los Angeles Memorial Coliseum e che vedono come protagonisti Adam Lambert, Kim Petras, Hayley Kiyoko e Sofi Tukker.
Per quanto riguarda il merchandising è possibile acquistare su twitch.tv/lootcave vari prodotti a tema Pride, tra cui magliette, maglioni e felpe con cappuccio. Il ricavato degli acquisti effettuati tra il primo giugno ed il 30 giugno saranno donati all’organizzazione senza scopo di lucro Trans Lifeline.
Cosa sono, in particolare, i tag?
I tag, come si legge dalla sezione help del sito, possono essere utilizzati dagli utenti della piattaforma per descrivere “uno streaming live al di là del gioco e della categoria. Gli spettatori possono usare i tag per trovare gli streaming a cui sono interessati filtrandoli in una directory, effettuando una ricerca con tag specifici o esplorando i suggerimenti nella pagina iniziale”.
L’aggiunta di nuovi tag rende più semplice per l’utenza la ricerca di contenuti specifici legati alla comunità LGBTQIA+.
Twitch e transgender
Di recente la comunità transgender è andata in rotta di collissione con Twitch, in quanto non veniva permesso di etichettare i contenuti per identità di genere. Gli streamer transgender e no binary erano costretti ad utilizzare il Peer2Peer, uno strumento di rilevazione delle trasmissioni in streaming creato apposta dall’organizzazione Trans Lifeline per permettere agli utenti di taggarsi come “trans”.
Ora Twitch ha accolto la richiesta di creazione del tag “transgender”, ammettendo il suo errore per non averlo introdotto precedentemente.
https://www.instagram.com/p/CPlaORUnI6t/
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Le Big Tech (Twitch è di proprietà di Amazon) fanno profitti enormi violando sistematicamente la nostra privacy e vendendo i nostri dati personali, evadono le tasse, inquinano ma una volta all'anno, durante il Pride Month, cercano di rifarsi l'immagine con iniziative di Rainbow Washing come questa.