Lo scorso 10 Marzo, un’ondata di troll e commenti omobitransfobici hanno travolto Twitch – nota app livestream finanziata da Amazon. Le aggressioni – tutte rivolte nella chat di un creator – stando all’account @EarthToBreLive sono state successivamente trasmesse sulla piattaforma CozyTv . Il creatore di CozyTv, Nick Fuentes – conservatore di estrema destra – ha successivamente condiviso un video dove si mostrava compiaciuto e fiero dell’indignazione generale: “È semplicemente delizioso vedere come la comunità sia nel panico più totale quando non vi è nessun moderatore, nessun admin e nessun ticket di supporto da poter presentare.” ha dichiarato.
Ma in uno statement dal profilo ufficiale Twitter, Twitch ha preso seri provvedimenti, sospendendo l’account di ogni aggressore. “Nelle ultime ventiquattro ore, alcuni pessimi attori si sono coordinati per prendere di mira donne e persone LGBTQIA+ membri della nostra community con messaggi di spam e odio” scrivono nello statement. “L’odio non trova spazio su Twitch” scrivono gli ammnistratori: “Il nostro team legale è stato coinvolto e sta attivamente investigando. Ci stiamo attivando legalmente contro chi ha aggredito la nostra community e continueremo a prendere questa situazione seriamente”.
Our Safety team is actively reviewing reports and suspending users in violation of our TOS. Our legal team is also involved and actively investigating. We’ve taken legal action against those who’ve harassed our community in the past and continue to take these activities seriously
— Twitch Support (@TwitchSupport) March 12, 2022
Ma oltre che bannare gli account, Twitch ha dichiarato di voler portare avanti azioni legali sugli utenti omofobi, in modo da allontanare e condannare ogni “incursione d’odio” sulla piattaforma. In seguito alle sue dichiarazioni, Fuentes è stato bannato da Twitch, Reddit, e YouTube. L’app ha anche fornito alcuni consigli agli utenti per difendersi in caso di future aggressioni –come attivare la chat solo con i propri follower e includere la presenza di amici – invitando a bannare e segnalare ogni genere di commento omobitransfobico direttamente allo staff.
Una presa di posizione decisa e definita, dopo le controversie dell’anno scorso: sempre nell’estate 2021, i content creator protestavano liberamente contro l’app con l’hashtag #TwitchDoBetter, reclamando protezione e provvedimenti da parte dell’amministrazione contro ogni molestia subita. La protesta ha portato masse di creator ad allontanarsi dalla piattaforma in segno di supporto alle categorie marginalizzate, generando un nuovo hashtag #ADayOffTwitch e facendo crollare vertiginosamente gli stream.
© Riproduzione Riservata