Prima di vedere il Papa volare in Ungheria da Victor Orban, in Vaticano venerdì è arrivato Matteo Salvini, grande ‘fan’ del premier ungherese. Il leader leghista ha incontrato il ‘ministro degli Esteri’ vaticano Paul Richard Gallagher, giudicato molto positivamente dalle alte sfere della Santa Sede. Via AdnKronos, il Segretario di Stato Vaticano, cardinale Pietro Parolin, ha precisato che “è stato possibile dialogare in maniera molto serena e anche di trovare qualche punto di intesa sulle tematiche più scottanti. Questo è quello che posso dire”. Facile immaginare quali possano essere queste ‘scottanti tematiche’, vista la guerra condivisa al DDL Zan da parte di cardinali e leghisti.
Parole, quelle condivise alla stampa dal Segretario di Stato, che hanno generato “grande soddisfazione e gratitudine” in casa Lega, come sottolineato da Matteo Salvini. “Voglio ringraziare il Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin per le parole benevole e incoraggianti che ha voluto esprimere nel commentare il mio incontro con Mons. Gallagher, persona eccezionale”. “Sono convinto che oggi sia possibile e doveroso un confronto con il mondo della Chiesa su molti argomenti di grande attualità come il valore della vita e della famiglia, il ruolo della comunità internazionale nella costruzione della pace e la ricerca di un più diffuso benessere sociale per le persone più fragili e svantaggiate”, ha concluso il leader leghista, poi entrato a gamba tesa nel weekend nei confronti di ius soli e DDL Zan. “Non hanno alcuna speranza di passare e Letta lo sa benissimo”, ha tuonato Salvini. “Le priorità per gli italiani sono salute, lavoro e pensioni”.
Per il Vaticano un uno-due di tutto rispetto, tra venerdì e sabato, con l’arcivescovo Gallagher al cospetto di Salvini e il Papa in visita da Orban. Cosa dobbiamo aspettarci per questa settimana, Bolsonaro a cena con Camillo Ruini e Matteo Renzi a fare aperitivo con il vescovo Antonio Suetta?
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Mi ricorda l'incontro in pompa magna di DiMaio con il cardinale Bagnasco alla vigilia dell'approvazione delle Unioni Civili. Possibile che questi talebani cattolici debbano cosi' pesantemente condizionare lo Stato che , in teoria , dovrebbe essere laico? Immaginiamo , per assurdo , che lo Stato intervenga nei dogmi e nel catechismo di queste tonache bisunte! Ma , purtroppo , l'esempio dei talebani mussulmani è contagioso e vincente!