Il Consiglio regionale del Veneto ha ieri dato il via al primo programma triennale per le politiche per la famiglia, con 34 voti a favore e 9 astenuti. Nel discuterne in Consiglio regionale, il vicepresidente leghista Nicola Finco ha lasciato sgomenti i presenti con questa frase: “Da una coppia omosessuale difficilmente nasce qualcosa“.
Immediata la bufera politica, e sui social, nei confronti dell’esponente leghista. “Sono parole inaccettabili“, ha tuonato la consigliera Elena Ostanel, di Veneto che Vogliamo. “Soprattutto da chi dovrebbe aver il ruolo di presiedere il consiglio in maniera super partes. Oggi in consiglio passava il programma degli interventi a favore della famiglia. Più volte però ho ribadito come sia necessario parlare di famiglie, al plurale, e diversi miei emendamenti sono stati approvati. Tra le altre cose ho sottolineato la necessità di rimettere al centro la questione della conciliazione vita – lavoro e il tema delle famiglie monogenitoriali. Delle posizioni che devono aver dato fastidio a non pochi colleghi di maggioranza“.
Travolto dalle polemiche, Finco ha provato a metterci una pezza parlando di “frase fuori contesto“. Un comportamento e un’uscita inaccettabile da parte del vicepresidente leghista, volutamente denigratorio nei confronti di un’intera comunità e delle famiglie arcobaleno. Perché è doveroso ricordare come gay e lesbiche non siano certamente sterili, con decine di migliaia di bambini solo in Italia nati da coppie dello stesso sesso. Ma in piena campagna elettorale davvero tutto è lecito, soprattutto se a scapito di una comunità da sempre al centro di un dibattito politico che la destra italiana vuole orgogliosamente becero e infamante.
LEGGI > Meloni, Salvini, Berlusconi e le amicizie omotransfobiche della destra italiana
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.