Sono stati un ragazzo e una ragazza di 16 anni ad uccidere Brianna Ghey, l’adolescente transgender loro coetanea, ritrovata morta lo scorso 11 Febbraio 2023 in un parco di Birchwood, nel Chesire, nord ovest dell’Inghilterra, in Gran Bretagna. Il corpo di Brianna era stato sfigurato con numerose coltellate. Ferite gravi e profonde, tra cui tagli alle vene, al cuore e alle ossa, avevano lasciato pochi dubbi sul fatto che Brianna fosse stata vittima di un’aggressione protratta nel tempo, svoltasi in pieno giorno e ciecamente guidata dall’odio.
I due adolescenti, i cui nomi sono stati coperti da segreto in quanto minorenni, avevano pianificato attentamente l’omicidio attraverso una serie di messaggi su WhatsApp nei quali si legge:
Incontra X ai pali di legno alle ore 13. Cammina in direzione della biblioteca fino alla fermata dell’autobus – Aspetta che Brianna arrivi in autobus, poi tutti e tre camminiamo fino al Linear Park – Vai nell’area antistante il tunnel – Io dico la parola in codice a X – La pugnalo alla schiena mentre lui la pugnala nello stomaco – X trascina il corpo – Insieme copriamo tutta l’area con rami ecc.
Sempre via chat, i due avevano anche tentato di depistare le indagini, simulando di non sapere cosa fosse accaduto nel parco di Birchwood. Lo riferiscono i procuratori, dopo circa dieci mesi di indagini. I due ragazzi erano stati fermati immediatamente dopo il ritrovamento del corpo di Brianna, ma si erano dichiarati innocenti.
Durante le indagini, è emerso che tre mesi prima la ragazza aveva confidato al ragazzo di essere “ossessionata” da Brianna. L’ossessione era diventata man mano sempre più pressante, al punto da indurre la ragazza ad un primo tentativo di omicidio, mediante la somministrazione di un’overdose di ibuprofene (noto farmaco da banco). In un successivo messaggio, la ragazza aveva scritto al ragazzo che Brianna era depressa e che il suo tentativo di ucciderla non aveva avuto successo, nonostante avesse somministrato delle compresse che avrebbero dovuto essere letali. Nei messaggi tra i due, sono emersi anche particolari inquietanti su come la ragazza avesse collezionato appunti sul suo complice, definendolo “sociopatico”, “non socievole”, “livello di intelligenza geniale”, “ottimo senso dell’umorismo”. Su alcuni fogli ritrovati nella camera della ragazza, gli investigatori hanno riscontrato anche una particolare fascinazione della giovane per i serial killer e una comprovata tendenza all’emulazione: ella infatti prendeva nota su modalità per futuri omicidi e su come occultare i cadaveri.
Gli inquirenti hanno definito incredibili “la pianificazione, la violenza e l’età degli assassini” e hanno sottolineato come l’omicidio di Brianna sia avvenuto in pieno giorno, in un parco pubblico, in un attacco “frenetico ed estremamente violento”, a testimonianza dell’odio accecante che ha mosso i due killer. I giudici hanno considerato anche i dettagli sul rapporto di reciproca influenza negativa tra i due assassini, che si rimpallavano messaggi inneggianti a torture e sevizie. I due ragazzi sono stati condannati dopo un processo durato 18 giorni. La giudice, Amanda Yip, ha detto ai due adolescenti che sarebbe stata necessaria una condanna all’ergastolo, ma, data la minore età, la legge prevede una prima detenzione, e subito dopo la valutazione di una libertà condizionata. La detenzione andrà dunque di pari passo con la valutazione dello stato di salute mentale dei due giovani killer, che ad ora sono stati giudicati semplicemente colpevoli.
L’omicidio di Brianna aveva sconvolto e continua a scuotere la Gran Bretagna, Sam Smith aveva commosso tutt* in un toccante discorso in memoria della ragazza durante un concerto. Sin dalle ore immediatamente dopo l’omicidio una larga parte dell’opinione pubblica aveva puntato il dito contro l’odio transfobico. Commovente era stato il funerale, colorato di rosa, nuance preferita dalla ragazza.
La Gran Bretagna sta assistendo a una pronunciata ostilità da parte della destra di governo contro le giovani persone transgender: è di questi giorni la pubblicazione di una guida con la quale si stabiliscono linee guida particolarmente restrittive su come le scuole possano comportarsi con lə bambinə trans* o di genere non conforme: qui una guida per capire cosa ha deciso l’esecutivo britannico.
Lo scorso settembre, la mamma di Brianna Ghey ha lanciato una campagna per supportare la salute mentale dellə ragazzə.
Fonti: TheGuardian, New York Times, PinkNews
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