Portarci dietro qualcosa di questo 2020 potrebbe sembrare un pensiero masochistico, eppure qualcosa, a pensarci bene, c’è: i libri, per esempio. Anche un anno funesto come quello che sta per finire ha infatti visto la pubblicazione di romanzi e libri LGBTQ+ di sicuro interesse che, chi non l’avesse ancora letti, potrebbe aggiungere alla lista delle letture da fare nei prossimi mesi.
La piccola selezione che state per leggere l’ho pensata proprio per questo: salvare quel poco di bello e di buono che questo anno ci ha fatto vedere almeno a livello editoriale per poi buttarlo definitivamente nel cestino.
1) Nicola Lagioia, La città dei vivi
Comincio con lui, con il libro che ha narrato il caso Varani perché trovo che il lavoro svolto da Lagioia sia davvero notevole. Una ricostruzione avvincente ed efficiente, sferzante eppure discreta nel tratteggiare i contorni di un fatto di sangue in cui la comunità LGBTQ+ si è trovata suo malgrado coinvolta.
2) Franco Buffoni, Silvia è un anagramma
Non un romanzo, bensì un volumetto ricco di informazioni e di “non-detti” sulle vite private di molti poeti e scrittori italiani. Da Leopardi a Pascoli, da Montale a Saba, Franco Buffoni ci restituisce le biografie dei più illustri fra i nostri connazionali “ripulite” da decenni di censure e di accomodamenti riguardo al loro orientamento sessuale. Ne ho già parlato in un articolo di qualche tempo fa e adesso confermo il giudizio che ne detti allora: un libro fondamentale e bellissimo.
3) David J. Poissant, La casa sul lago
Bellissimo come lo è pure il romanzo d’esordio dell’americano David J. Poissant, incentrato sui fatti di una famiglia americana apparentemente armoniosa. La storia di Thad e Jake (una delle tre coppie che costituiscono la famiglia) sembra arrivata di fronte a un bivio, ma i loro problemi, una volta tanto, vanno al di là della discriminazione pura e semplice allineandosi con quelli di tutta la loro generazione.
4) Abbad Yahya, Delitto a Ramallah
Anche di questo libro ho già parlato in una recensione piuttosto approfondita qui sul sito, ma sono comunque contento di riproporlo oggi. Perché quello dello scrittore palestinese Abbad Yahya è un romanzo davvero sorprendente dove niente è come sembra, a cominciare proprio dal titolo.
5) Anna Kańtoch, Buio
Dall’omotransfobica Polonia, nel 2020 Carbonio Editore ha portato in Italia un romanzo enigmatico dalle tinte saffiche davvero molto delicate. Misterioso e conturbante, inclassificabile non meno che imprevedibile, Buio ha la capacità di intrufolarsi nella coscienza del lettore e di smuovere in lui tanti interrogativi in tutte le direzioni.
6) Jaques Balthazart, Biologia dell’omosessualità
Questo libro doveva finire nella selezione di oggi e infatti eccolo qui. In un momento storico in cui si fa ancora fatica a riconoscere l’omosessualità come un tratto biologico e genetico dell’individuo, il saggio di Balthazart, scienziato belga di fama mondiale, rappresenta un contributo autorevole e molto prezioso da opporre ai moralisti pseudo-freudiani di oggi e di domani.
7) Kawabata Yasunari, L’adolescente
La narrazione dell’amore giovanile per un compagno di scuola rievocata da un grande scrittore ormai cinquantenne. Sulla scia di tanti maestri della letteratura europea, il giapponese Kawabata Yasunari, premio Nobel per la Letteratura 1968, fa dell‘Adolescente (romanzo breve rimasto inedito per molti anni) un pastiche stilistico che rivendica di diritto la propria appartenenza alla gloriosa stagione della sperimentazione letteraria novecentesca.
8) Paolo Maria Noseda e Francesca Alfano Miglietti, Loving. Una storia fotografica
Un libro diverso da tutti gli altri ma non per questo meno importante. Se dovessi tenere conto delle emozioni ritratte sui visi di quegli uomini, Loving, il volume fotografico ricavato dalla collezione privata degli americani Hugh Nini e Neal Treadwell, se ne starebbe in un’incantata solitudine. Gli scatti in cui queste coppie di uomini sono state immortalate provengono da tutto il mondo e ci restituiscono uno spaccato di intimità e di amore che la Grande Storia e le sue morali hanno sommerso ma non cancellato.
9) Patricia Highsmith, Carol
Ma il 2020 è stato anche un anno di riedizioni importanti: ne è un esempio Carol di Patricia Highsmith, romanzo del 1952 in cui la scrittrice texana narra la passione struggente e pericolosa di due donne in un epoca, gli anni ’50 americani, ricordati anche per il loro bigottismo morale.
10) Edoardo Lombardi Vallauri, Ancora bigotti. Gli italiani e la morale sessuale
Concludo questa piccola selezione con un libro che tocca la tematica LGBTQ+ marginalmente, ma poi nemmeno più di tanto. Perché la morale sessuale nel suo complesso è il palazzo nel quale la cultura LGBTQ+ abita ed è costretta a condividere spese e spazi con gli altri condomini. La riflessione di Lombardi Vallauri, la quale fa un po’ il quadro sulla situazione attuale, rappresenta un utile vademecum che sarebbe interessante portare nel 2021 soltanto per provare a forzarlo. Almeno un po’.
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