Finalmente ci siamo.
Annunciato da settimane, domani a Torini si terrà l’atteso incontro tra tutti i sindaci d’Italia contrari alla narrazione del governo Meloni nei confronti delle famiglie arcobaleno. Oltre 300 i primi cittadini che hanno confermato la loro partecipazione. In presenza ci saranno Matteo Lepore (Bologna), Antonio De Caro (Bari) e Roberto Gualtieri (Roma), oltre al sindaco di Torino Stefano Lo Russo. In collegamento Gaetano Manfredi (Napoli), Beppe Sala (Milano) e Dario Nardella (Firenze). Coinvolte tutte le città che aderiscono alla rete Re.A.DY delle pubbliche amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, che ha la sede della segreteria proprio a Torino.
L’incontro al teatro Carignano sarà condotto dal direttore de La Stampa Massimo Giannini e dalla vicedirettrice Annalisa Cuzzocrea, con il quotidiano piemontese media partner.
Via alle 10:30, con il primo intervento di Vladimir Luxuria, già direttrice del Lovers Film Festival di Torino da noi recentemente intervistata. Diversi personaggi dello spettacolo italiano hanno finalmente deciso di esporsi, di metterci la faccia a sostegno delle famiglie arcobaleno, in presenza o con messaggi video. Tra questi Luciana Littizzetto, Luca Argentero, Ambra Angiolini, Francesca Vecchioni, Paola Turci, Mario Ponti, Mimmo Calopresti e Nicola Lagioia, direttore del Salone del Libro che ha precisato:
“I figli delle coppie omogenitoriali in Italia o nel mondo non sono una cosa che sarà o che potrebbe essere. Sono una cosa che è. Esiste. Sono migliaia, sono bambini e bambine, ragazzi e ragazze che crescono come tutti quanti gli altri, e questo, del resto, lo dicono anche gli psicologi, gli educatori, i docenti che se ne occupano e con cui loro hanno a che fare“.
Alle 11,30 ci sarà l’intervento dei sindaci, con le associazioni LGBTQIA+ nazionali rappresentate da Alessia Crocini (presidente di Famiglie Arcobaleno), Anna Polieri (presidente rete Genitori Rainbow) e Gabriele Piazzoni (segretario generale di Arcigay). Ci sarà inoltre anche Vincenzo Miri, presidente di Rete Lenford – Avvocatura per i diritti Lgbtq+.
Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, ha dichiarato:
“Nell’attesa di una legge, noi sindaci ribadiamo la volontà di agire collettivamente nell’esclusivo interesse dei minori, procedendo alla trascrizione integrale dei certificati di nascita costituiti all’estero con due mamme, non riconducibili a una gestazione per altri, chiaramente esclusa dalla legge. Sulle trascrizioni riteniamo, infatti, che l’indirizzo della giurisprudenza sia già molto chiaro in Italia e in Europa“.
Il governo Meloni, va ricordato, ha espresso un parere negativo sulla proposta del regolamento europeo di uniformare le procedure di riconoscimento dellə figliə in tutti gli stati dell’Unione, per poi costituirsi in tribunale a Milano per chiedere la cancellazione delle famiglie arcobaleno, con stop alle trascrizioni in tutta Italia. Una guerra dichiarata capeggiata dalla ministra per le pari opportunità Roccella e dal ministro dell’interno Piantedosi, con la benedizione della premier Giorgia Meloni. Non a caso l’Europa ha equiparato l’Italia a Polonia e Ungheria, con la Rainbow Map del 2023 che ci ha visto scivolare alla 34esima posizione su 45 Paesi per uguaglianza e tutela delle persone lgbtqia+.
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