Vicky Thompson, 21enne transgender, è stata trovata morta nella prigione di Armley, a Leeds. Ecco la sua storia.
Vicky Thompson doveva scontare 12 mesi di prigione (non si conosce il reato) ma, in Agosto, aveva ottenuto una sospensione della pena. Successivamente ha rotto i termini della sentenza ed è stata rimandata, quindi, in prigione per i 12 mesi della sentenza originale. Ma in quale prigione?
Vicky Thompson aveva richiesto di essere mandata nella prigione femminile piu’ vicina, perchè si riconosce nell’identita’ di genere femminile anche se nata uomo, e aveva detto piu’ volte che non avrebbe retto in una prigione maschile, che si sarebbe uccisa. L’avvocato della transessuale ha avvisato il giudice di questa richiesta, confermandogli che era “essenzialmente una donna” e che sarebbe stato più corretto non mandarla in una prigione maschile.
Il ragazzo di Vicky Thompson, Robert Steele, dice che aveva prenotato una visita in prigione il giorno prima della sua morte e dice che(traduco per voi):
Non le piaceva stare li perchè la gente le diceva cose, che si vestiva come una donna.
I dettagli della morte di Vicky Thompson non sono stati resi pubblici. Dopo la tragedia è stata lanciata un’inchiesta ma non c’è nulla che indichi “un caso”.
Caroline Dinenage, Ministro per Donne, Equita’ e Diritto di Famiglia ha dichiarato:
I prigionieri vengono assegnati in base al loro genere legale di appartenenza. Pero’ ci sono linee guida per trattare ogni caso con la propria discrezione, e viene controllato ogni aspetto del prigioniero per assicurargli il benessere fisico ed emotivo durante il periodo di reclusione.
Il ministro ha poi confermato che nel 2016 entrera’ in vigore una nuova politica di gestione dei prigionieri transgender.
Tutto cio’ è molto significativo dato che oggi, 20 Novembre, è il Transgender Day of Remembrance. Speriamo che non si debba piu’ assistere a morti come quelle di Vicky Thompson e che ci sia piu’ rispetto e informazione sulla condizione dei (prigionieri) transessuali.
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