TW: transfobia
In un clima politico dove i diritti delle persone marginalizzate sono ridotti all’osso, mentre lo Stato si rifiuta di tutelarci, avere spazi sicuri non è solo un diritto ma una necessità inviolabile, per tirare un respiro di sollievo e permetterci di esistere senza giustificazioni o situazioni spiacevoli.
Proprio per questo quanto successo all’Esc Atelier di Roma, storico spazio transfemminista autogestito da militanti e collettivi universitari, non può passare in secondo piano.
Durante la serata del 13 Maggio, dopo la stand up comedy C’è Figa (@ce_figa_standup), una delle performer è stata verbalmente e fisicamente molestata da tre spettatrici alle porte del collettivo, tra commenti inopportuni sul corpo, battutine sul suo nome, e palpatine al seno non richieste.
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“Il tutto si è svolto in una maniera ambigua, tra il complimento per la mia perfomance, il gioco, la presa in giro e la molestia, non lasciandomi nemmeno il tempo e il modo di capire cosa stesse succedendo nell’attimo stesso in cui stava accadendo la cosa. All’inizio sono stata anche io a quel gioco invadente, ma quando ho inziato a capire la gravità della situazione, me ne sono andata” racconta in un video l’attrice e stand up comedian Simonetta Musitano: “Non per fare facile vittimismo, ma ovviamente questo è successo a me che sono una ragazza transgender che tra l’altro usa la stand up comedy per parlare del proprio corpo NON CONFORME con ironia e leggerezza“.
Come spiega Musitano, siamo davanti l’ennesimo caso di transfobia interiorizzata, accompagnato da quell’ossessivo scrutinio verso i corpi non conformi che non solo deumanizza le persone transgender, ma le riduce a ‘macchiette’ per intrattenere la morbosa curiosità dello sguardo altrui.
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“Questa roba noi la condanniamo” ribadisce Musitano, insieme allə altrə ragazzə del collettivo “Perché il nostro è un collettivo femminista e transfemminsta, e l’ESC è un posto femminista transfemminista. Queste cose non devono succedere da nessuna parte, ma specie nei nostri spazi quindi chi si comporta così non è benvenutə assolutamente. Non condanniamo questa cosa, e per favore non cagateci il c****o“.
L’accaduto ha visto l’intervento dell’ESC, che ha manifestato tutto il proprio supporto a Musitano, ribadendo che una serata come C’è Figa si pone proprio l’obiettivo di smantellare gli stereotipi di genere, con le armi della stand up comedy.
“Episodi come questi ci confermano che non esistono luoghi liberi da violenza, omolesbobitransfobia, sessismo. Questa consapevolezza ci pone la necessità di continuare a costruire pratiche condivise e collettive per disvelare, delegittimare e combattere comportamenti molesti, abusanti e discriminatori” scrive su Instagram il collettivo, e concludendo: “Rendere i nostri spazi “safer” e non “safe” come affermazione data è un processo costante che possiamo fare solo insieme”.
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