Padre Alberto Maggi, teologo, biblista e frate dell’Ordine dei servi di Maria che a Montefano ha fondato il Centro studi Biblici “Vannucci”, ha affrontato il “caso” delle coppie gay impossibilitate a ricevere la benedizione, come ripetuto e certificato ieri dalla Santa Sede.
Intervistato da Repubblica, Alberto Maggi si è detto preoccupato per quanto sta accadendo in Vaticano.
Altro che Chiesa in uscita. A me questa Chiesa fa paura. Dovrebbe avere le mani sempre tese, andare incontro agli altri e ricordare che per Gesù la verità non è una dottrina da insegnare, ma il bene da fare. E invece esce con queste prese di posizioni. Se due persone vivono assieme, fanno del bene, vivono con generosità e si vogliono bene perché non dovrebbero trovare chi le benedice? Si benedicono le case, gli animali, gli oggetti, ma due persone che si vogliono bene no. Ma per fortuna dove c’è amore c’è Dio, per questo due persone omosessuali che si amano non hanno nulla da temere.
E al Vaticano che sottolinea come le unioni LGBT non siano “per la procreazione”, Maggi replica con durezza: “Anche la mia vita di sacerdote non è aperta alla procreazione. Così quella di Gesù che non ha ripetuto l’adagio biblico “crescete e moltiplicatevi”. Ha incitato a essere aperti agli altri e per farlo non serve procreare. Qui si buttano dei pesi sulle spalle della gente, pesi che non si sa nemmeno portare. È molto triste“.
Una Chiesa che nei secoli ha cambiato idea su molti fronti, ma non sulle persone omosessuali. Maggi si è augurato che possa arrivarci “presto. Ci ha messo 2000 anni a dire che nel matrimonio non è importante solo la procreazione ma anche la sessualità. Ci ha messo decenni a far sì, tanto per fare un altro esempio, che i suicidi potessero essere seppelliti in terra consacrata. Io dico agli omosessuli non aspettate che la Chiesa vi riconosca, siate felici prima“. “Gesù non si è mai espresso sull’omosessualità. Eppure la Chiesa sì. L’altro ieri c’era il Vangelo con le parole di Gesù a Nicodemo. Gesù dice che chi fa il male odia la luce. Ma poi, clamorosamente, non parla di chi fa il bene ma dice che la verità è fare il bene. Con il documento di ieri si butta addosso alla gente la dottrina con l’effetto di allontanare di più le persone da Gesù. La Chiesa dà risposte a problem che la società ha già superato. E le risposte che dà di fatto non valgono più“.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
Le stesse considerazioni di Padre Maggi vengono espresse dal Vescovo cattolico di San Gallo. E' da notare che la " comunità Pio X " ultra cattolica di Econe , cui fanno capo anche Gandolfini e Mario Adinolfi , è sostenuta dal cardinale Ladaria che , con le sue improvvide dichiarazioni , ha creato tanto disgusto.
Grande Maggi.....questo è veramente oltre! Se Gesù mi avesse conosciuto prima di morire forse mi si sarebbe portato dietro a predicare e di certo non ad infierire contro l'altro! Grande Maggi fatti rispettare!
Non poteva dirlo meglio,applausi(team di gay.tv mettete la possibilita' di mettere le emoticon sull'app,da' errore)anche se Gesu' tecnicamente si e' espresso,guardando forse i potenti dell' epoca o forse il peggio che c'era.
Sono un cattolico, ma anche se non appartengo alla comunità LGBT+, non posso fare a meno di concordare, fino all'ultima parola, con le affermazioni di padre Maggi. Fino a quando la chiesa si ostinerà a guardare non all'AMORE, ma alle persone che lo vivono (per non parlare del continuo 'puntare il dito' sul modo MATERIALE in cui questo Amore viene vissuto), non potrà mai incarnare fino in fondo il messaggio di Gesù. "Amatevi come io vi ho amato!" , fino al sacrificio estremo se necessario! Ma il Maestro non ha mai detto, e non l'avrebbe fatto mai, "Vi amerò solo se siete eterosessuali!". Un'altra buona occasione che la chiesa ha gettato via! Coraggio, LGBT+ Gesù è con voi come è con i peccatori come me!