Impossibile non festeggiare i non pochi candidati dichiaratamente LGBT eletti alle elezioni amministrative andate in scena lo scorso weekend.
Milano
Su Milano ce l’ha fatta Michele Albiani, già Responsabile Diritti Pd Milano, con 1474 preferenze. “Sono ancora incredulo. Un risultato straordinario, stratosferico, davvero OLTRE L’ARCOBALENO”, ha commentato Michele sui social. “Non immaginate la commozione. Spero con tutto il cuore di non deludervi. Faremo cose grandi, di nuovo, insieme”. Ma Albiani non è solo. Confermato in quota Pd Angelo Turco con 1070 voti, mentre grazie al numero di assessori in giunta dovrebbe entrare in consiglio anche Monica Romano (“Un gran bel risultato, inaspettato anche per me”), che ha ottenuto 938 voti.
Dalla lista Sala sono stati eletti Mauro Orso (“Porterò a compimento questo incarico con responsabilità e passione”), votato da 1026 persone, e Marco Mazzei (“Sono super felice e molto emozionato”), con 1028 voti. Sul fronte municipi, ben due presidenti eletti su 9 sono dichiaratamente LGBT: Mattia Abdu, presidente del Municipio I, e Giulia Pelucchi, presidente del Municipio 8. Entrambi Pd. Poi sono passati Davide Bassani (Municipio II), Filippo Andrea Rossi (Municipio III), Fabrizio Delfini (Municipio VI), Edoardo Cavaleri (Municipio VII), Elda Farina e Fabio Galesi (Municipio VIII, il più votato tra tutti i candidati di tutti i municipi) e Michele Stimola (Municipio IX).
Roma
Marilena Grassadonia, storico volto delle Famiglie Arcobaleno nonché responsabile nazionale Libertà & Diritti di Sinistra Italiana e in lista per Roberto Gualtieri, non ce l’ha fatta. 1320 i voti conquistati. Stesso risultato per Annalisa Scarnera, “madre” del Coming Out con vista sul Colosseo e al fianco di Carlo Calenda. Poco più di 1000 voti per lei. Fabrizio Marrazzo, candidato sindaco per il Partito Gay, ha conquistato 2.718 voti, ovvero lo 0.2% dei voti totali.
Napoli
Candidato per il Pd al fianco di Gaetano Manfredi, eletto al primo turno, Claudio Finelli non è riuscito ad entrare in Consiglio, con 165 voti. Non ce l’hanno fatta nemmeno Renata Vetere, Fortunato Calvino, Stefania Zenga e Giorgio Ragone. Niente da fare anche per i candidati del Partito Gay, tra le liste a sostegno di Antonio Bassolino.
Torino
Chiara Foglietta è risultata la donna più votata in tutta Torino, con 2129 voti. Mamma arcobaleno e attivista LGBT, Chiara l’ha giustamente definito “un risultato pazzesco che mi riempie il cuore. Ho sentito la vostra forza e vicinanza. Ogni voto è stato importante. Ogni vostra chiamata e whatsapp, ogni vostro passaparola. Il risultato è di tutti e tutte noi! Grazie! La cosa bella? Quattro donne in cima alla lista del PD! Brave a tutte noi! E a tutte le donne che si mettono in gioco in politica perché non è scontato e spesso doppiamente faticoso”.
Eletto anche Jacopo Rosatelli, per Sinistra Ecologista, con 1.372 voti: “È una grande responsabilità, che cercherò di onorare con spirito di servizio e rimanendo fedele ai miei ideali”.
Bologna
Impossibile non festeggiare Porpora Marcasciano, candidata con Coalizione Civica per Bologna Coraggiosa Ecologista Solidale. Al fianco di Emily Clancy, più votata in città con 3.541 preferenze, anche la presidente del MIT (623 voti conquistati) dovrebbe far parte della Giunta Lepore. “Devo ancora elaborare quanto mi ruota attorno. L’emozione è grande”, ha commentato Porpora sui social. “Uscire dal set di un film bellissimo durato esattamente il mese della campagna elettorale, scoprire poi che tanta bella gente mi ha elett* mi commuove, mi emoziona e muove dentro di me, intorno a me tante cose tutte belle. È la realtà del quotidiano che adesso mi sorprende e mi spinge a fare come prima e più di prima. Sentirsi parte di un tutto, di una comunità, di un mondo ed esserci con tutto il mio bagaglio esperienziale, credetemi: è FAVOLOSO. Non riesco a fare pronostici a proporre svolte o grandi obiettivi, ma sento tutta la responsabilità che la mia vita percepisce. Lo devo alla comunità, collettività, alla mia esperienza di movimento, a Bologna e un pò anche a me stessA. Riprendiamoci la vita”.
Rieletta anche Roberta Li Calzi, Pd, con 961 voti.
Partito Gay
Eletti 10 consiglieri. Due a Valnegra (BG), tre a Morterone (LC), cinque a Lemie e Gravere (TO), con liste civiche collegate.
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Questo bel risultato dimostra , se ce ne fosse bisogno , che i " numeri" ci sono per fare sentire la nostra voce e , come diceva Santo Barak Obama , fare la differenza per l'elezione di candidati a noi favorevoli. Resta sempre il sogno della crescita di un unico Partito ( appena fondato ) che rappresenti le nostre istanze e non orticelli particolari o sostegno ad altri Partiti.