Per chiunque avesse passato le ultime settimane in una caverna ai bordi della Terra, lo scorso venerdì Beyoncé ha rilasciato un nuovo album. Annunciato all’improvviso, in pieno stile Mrs. Knowles, Renaissance ha già fatto esplodere le coronarie a tutto il mondo prima di uscire. Anticipato dall’inno dance anni ’90 Break My Soul, non è solo l’ennesimo album di una delle popstar più amate di sempre, ma un’esperienza collettiva che accomuna entusiasmo, incontenibile gioia, e conversazioni di ogni tipo.
Sedici tracce tra dance, afrobeat, funk, hiphop, per una durata totale di sessantadue minuti, con la promessa (mantenuta) di scrollarsi di dosso ogni paura e farci scatenare sulla pista da ballo, ma anche molto altro: “La mia intenzione è quella di creare uno spazio sicuro, un luogo senza giudizi” scrive Beyoncé “Un luogo dove liberarci dal perfezionismo e senza pensare troppo. Un luogo dove gridare, liberare, e sentire la libertà. Spero sentiate gioia con questa musica, che vi faccia ondeggiare. E sentire unici, forti, e sexy come siete”. Tra sample di Donna Summer e collaborazioni con artisti neri e queer come Big Freedia, TS Madison, Honey Dijon, Sad, Moi Renee, MikeQ e Kevin Aviance, Renaissance è prima di tutto una lettera d’amore. A John, zio gay che Beyoncé definisce “il più favoloso uomo che ha mai conosciuto” e non solo: brani come Heated, Pure/Honey, Thique, e Summer Renaissance sono liberamente ispirati dal mondo delle ballroom e della house culture di fine anni ’80 e primi anni ’90. Nel photoshoot ufficiale dell’album, Queen B indossa outfit che onorano Pepper LaBeija e Octavia St. Laurent, pioniere e icone trans che hanno scalfito la storia della comunità nera LGBTQIA+. Tra i ringraziamenti del disco, Beyoncé scrive: “Grazie a tuttə lə pionierə che hanno dato origine alla nostra cultura, a tutti gli angeli caduti il cui contributo è rimasto non riconosciuto per troppo tempo”.
Oh, Beyoncé is going there with #renaissance
Love to our iconic queer and trans ancestors, Pepper LaBeija and Octavia St. Laurent, and their enduring legacies! pic.twitter.com/b2syMrzOnw
— Raquel Willis (@RaquelWillis_) July 28, 2022
Renaissance è rapidamente diventato l’album più ascoltato del 2022 su Spotify in un solo giorno, con più di 42 milioni di stream ottenendo il più grande rilascio da un’artista femminile quest’anno. Affiancato da Motomami di Rosalìa, Renaissance è anche l’album più acclamato dalla critica musicale nel 2022, con uno score del 93% su Metacritic. Come scrive un utente, tra la valanga di lodi su Twitter, Renaissance è il disco più “debosciato” nella carriera di Beyoncé: “È un disco incredibilmente divertente. Post-disco e una vera lettera d’amore alla scena ballroom, alla cultura queer, e icone come Donna Summer, Grace Jones (ndr. con cui duetta nel brano Move insieme a Tems), e Madonna”.
You can’t fully understand Beyoncé’s #RENAISSANCE album if you know NOTHING about the 80s and 90s ballroom and house culture and you sure as hell won’t understand how well it’s put together.
Diversify your range in music and get cultured then we can talk about it honey. pic.twitter.com/LXQ9FDpZ6i— Beyoncé Is Back Bishes (@ItsMe_Beepz) July 29, 2022
Un evento così mastodontico porta con sé anche le sue controversie: Kelis ha accusato Beyoncé di “furto”, per aver utilizzato in Energy un sample della sua canzone del ‘2000, Get Along With You dall’album Kaleidoscope, senza chiederle alcun permesso (la canzone vede tra i credits solo Pharrell Williams e Chad Hugo) : “La mia mente è scioccata dal livello d’ignoranza e mancanza di rispetto da tutte e tre le parti coinvolte” scrive la rapper su Instgram, definendo chi fa parte dell’industria senza anima o integrità. Kelis si è esposta ulteriormente sulla questione in un lungo video su TikTok, ma Beyoncé non ha mai risposto alle accuse.
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La canzone Heated, inoltre, è stata fortemente criticata per l’utilizzo della parola “sp*z“, termine fortemente abilista e discriminatorio che ha generato non poche polemiche sul web: “Il suo talento non giustifica l’utilizzo di un linguaggio abilista” scrive su Guardian, Hannah Diviney con paralisi cerebrale. Nelle ultime ore, è arrivata la conferma dal team che la parola verrà rimossa e il testo della canzone modificato: “La parola, non utilizzata con le intenzioni di ferire nessunə, verrà sostituita” dichiara uno statement ufficiale. Stesso approccio è stato adottato lo scorso giugno da Lizzo, che utilizzò la stessa parola nel suo brano GRRRLS, per poi cambiarlo in una nuova versione.
Renaissance è la quintessenza del reset culturale, ennesima conferma di un’artista che monopolizza l’attenzione della scena musicale, in uno stato di devozione perpetuo, tenendo ancora i riflettori puntati su di sé. Che piaccia o meno.
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