La Corte Suprema degli Stati Uniti (a maggioranza conservatrice) ha dimostrato nell’ultima seduta di non seguire le proprie convinzioni personali e religiose, almeno fino ad oggi. È successo lunedì, quando i giudici stavano discutendo della richiesta del funzionario del GOP Curtis Hill. L’obiettivo era quello di impedire alle coppie dello stesso sesso di essere registrate come genitori di un bambino.
Il caso riguardava una coppia lesbica, Ashlee Lafayette e Ruby Henderson. Ruby ha avuto un bambino tramite l’inseminazione artificiale nel 2015. Ma quando le due donne hanno richiesto di essere registrate come mamme, è arrivato un rifiuto da parte del funzionario. Alla coppia occorreva un’ordinanza del tribunale, perché l’Indiana non ha ancora predisposto un modulo che preveda due genitori dello stesso sesso.
La guerra contro le famiglia LGBT del funzionario repubblicano
Curtis Hill ha seguito personalmente il caso fino alla Corte Suprema, andando ad attaccare la coppia lesbica in tutti i gradi di giudizio. Repubblicano, con idee conservatrici anti-LGBT e grande amico dell’ormai ex vicepresidente Mike Pence, Hill ha detto che il matrimonio egualitario va “ben oltre ogni ragionevole comprensione dei loro limiti. Gli Stati devono abbandonare il fondamento biologico per l’assegnazione totale dei diritti dei genitori”.
La Corte Suprema conferma la ragione della coppia lesbica
Hill e tutti i conservatori anti-LGBT confidavano nella decisione della Cote Suprema, come primo passo per riaprire tutti i casi che prevedono una coppia dello stesso sesso o una famiglia arcobaleno, con l’intento di eliminare il matrimonio egualitario. Un’opzione impraticabile, nonostante la ben nota posizione di gran parte dei giudici della Corte Suprema.
I giudici hanno comunque rigettato il caso, dando ragione alla coppia lesbica e confermando la decisione già presa dai tribunali di livello minore, a favore delle due mamme. Nel frattempo, Curtis Hill lascerà il suo incarico a gennaio, a seguito della sconfitta alle primarie repubblicane indette in Indiana. Hill era stato accusato di molestie sessuali e dopo una sospensione di 30 giorni la Corte Suprema dello stato ha deciso di rimuoverlo dall’incarico.
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Un ottimo segnale da parte dei Giudici Supremi che hanno dimostrato , come loro dovere , di essere sempre terzi ed al di sopra delle loro convinzioni etiche e politiche. C'è da augurarsi che continuino su questa direttrice .